Ponte Napoli-Torino, salvata una donna ​in attesa di trapianto

Ponte Napoli-Torino, salvata una donna in attesa di trapianto
di Ettore Mautone
Venerdì 9 Luglio 2021, 23:46 - Ultimo agg. 10 Luglio, 18:35
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Salvata da morte certa una paziente di 37 anni affetta da una grave patologia polmonare sovrapponibile a una fibrosi cistica. La donna già da tempo e in cura presso il Cardarelli e in lista di attesa per un trapianto di polmone alle Molinette di Torino, al peggioramento delle sue condizioni cliniche era finita a a metà giugno in Terapia intensiva. Anche se intubata la saturazione di ossigeno del sangue non migliorava. Il Cardarelli ha allora contattato il Monaldi per utilizzare una particolare apparecchiatura (Ecmo) che in circolazione extracorporea ossigena il sangue e mette a riposo i polmoni. Il Monaldi è una delle poche realtà cliniche del centro sud insieme al Policlinico Federico II ad essere dotato di questo particolare macchinario utilizzato soprattutto negli interventi di cardiochirurgia. Una soluzione estrema per prendere tempo che ha però consentito alla paziente di sostenere in aereo alle Molinette di Torino e di attendere organi da donatore compatibile. 

L’equipe sanitaria del Monaldi, composta da Nicola Galdieri, responsabile della Terapia intensiva cardiochirurgica, Ciro Maiello responsabile della Unità operativa semplice di chirurgia dei trapianti, dal coordinatore infermieristico Fabio Castro e dal perfusionista Emanuele Petrazzuolo ha prima impiantato l’Ecmo al Cardarelli poi trasferito la paziente al Monaldi. Successivamente, con il supporto del Centro regionale trapianti diretto da Antonio Corcione, è stata attivata la rete per effettuare il trasporto della donna, sempre assistitita dall’Ecmo, da Napoli a Torino con l’aereo del centro regionale trapianti. Giunta a Torino la paziente è stata valutata è inserita in lista d’urgenza e in due giorni sottoposta a trapianto polmonare. L’intervento è stato salvavita e al momento la signora è uscita dalla terapia intensiva ed è seguita nel reparto di pneumologia del nosocomio torinese. Le condizioni ciniche sono soddisfacenti. «Si tratta del primo trasferimento di paziente in circolazione extracorporea effettuato in Campania grazie alla rete Ecmo - commenta Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’azienda dei Colli - che testimonia il livello organizzativo raggiunto da due aziende, Monaldi e Cardarelli, per procedure che solo codificando alla perfezione i percorsi e l’appropriatezza delle metodologie possono approdare a questi risultati di eccellenza». 

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Intanto le due chirurgie toraciche di Monaldi e Cardarelli, dirette rispettivamente da Carlo Curcio e Giancarlo Guccino sono attivate in un progetto regionale per dare il via ai trapianti di polmoni anche in Campania. «Il percorso è già avviato - commenta Corcione - ed è stato solo rallentato dal Covid.

La rete Ecmo già attiva per la cardiochirurgia (ieri un altro paziente cardiopatico è stato trasferito in Ecmo dalla Mediterranea al Monaldi) e richiede alte professionalità. Ogni trasferimento è molto delicato ma su questi presupposti intendiamo lavorare non solo per seguire i pazienti trapiantati nel post intervento ma anche per addestrare i nostri chirurghi con l’ausilio dei migliori centri trapianti italiani (Torino, Pavia, Padova ecc). Nei prossimi mesi a questo scopo chirurghi del nord verranno a Napoli ad operare formando equipe allargate. Un affiancamento che progressivamente consentirà di affidare il testimone direttamente alle due migliori chirurgie toraciche della Campania. Una strada per qualificare ancor più la rete trapianti della Campania». Il follow-up della patologia medica polmonare è invece già oggi affidato al team di Giuseppe Fiorentino. 

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