A Napoli torna la monnezza, l'ira
dei cittadini: «Il Comune ci prende in giro»

A Napoli torna la monnezza, l'ira dei cittadini: «Il Comune ci prende in giro»
di Antonio Folle
Lunedì 12 Aprile 2021, 15:33
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A pochi giorni dalla notizia-bomba secondo la quale Roma si appresta a chiedere aiuto a Napoli per lo smaltimento di circa 100 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno, nelle strade del capoluogo partenopeo ritornano a far capolino gli ingombranti abbandonati alla rinfusa e i mucchi di sacchetti che rendono impraticabili i marciapiedi. Scene di degrado urbano che fanno terribilmente a cazzotti con la "mano d'aiuto" stesa dal sindaco de Magistris a Virginia Raggi, alle prese con una nuova - l'ennesima della gestione pentastellata - crisi rifiuti. 

Le maggiori criticità si registrano, come di consueto, lontane dai riflettori e dagli "occhi" delle telecamere. E' bene sottolineare che ancora non si è arrivati alle immagini delle peggiori crisi che hanno interessato Napoli negli ultimi anni ma che, in ogni caso, in periferia la situazione comincia ad essere preoccupante.

Nel quartiere di Secondigliano monta la rabbia dei cittadini per il mancato "decollo" della raccolta differenziata.

«In alcune strade - denuncia Alfredo Di Domenico, conosciuto da tutti come Bukaman" - sono stati portati via i cassonetti, ma la differenziata non è mai partita. Così ci troviamo intere zone dove non si sa come e dove conferire i rifiuti, con i risultati che vediamo ogni giorno sotto i nostri occhi. La questione dei rifiuti è tutt'altro che risolta - prosegue - anche se negli ultimi tempi si nota un certo attivismo da parte di alcuni esponenti istituzionali. Crediamo che questo attivismo, ben lungi da tradursi in azioni concrete a tutela del territorio, non abbia altro scopo che quello di ottenere visibilità in vista delle prossime elezioni». 

 

Problemi segnalati anche nel rione Luzzatti. Sul noto gruppo Facebook "Comitato Civico Luzzatti/Ascarelli/Gianturco" la signora Lita ha pubblicato le tristi immagini di via Murialdo e dei cassonetti stracolmi circondati da sacchetti abbandonati quasi a impedire il passaggio pedonale. 

Paradossale, invece, la situazione di via Torino, nel quartiere Vasto. Dopo le insistenti richieste dei cittadini della zona, che attraverso pec hanno più volte chiesto al Comune e ad Asìa la rimozione degli ingombranti e della baraccopoli di clochard che cresce di giorno in giorno nei pressi della ex sede della Cgil, Asìa è finalmente intervenuta per la rimozione di parte degli ingombranti. Un intervento realizzato in "pompa magna", con tanto di selfie, di annunci roboanti da parte di esponenti istituzionali che si attribuivano i meriti dell'intervento e di comunicati stampa diffusi attraverso i social. Una vera e propria "corsa al merito" - che ha assunto tratti a dir poco grotteschi -  che ha mandato su tutte le furie i residenti della zona.  I cittadini, lo hanno dichiarato a gran voce, si sono sentiti presi in giro da candidati sindaco, consiglieri municipali e assessori venuti da altre Municipalità - non si sa ancora a che titolo e soprattutto con quali compiti -  a fornire "supporto" per un intervento sbandierato come una "conquista di civiltà" ma che, in fondo, non è niente altro che routine.

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Pochi giorno dopo l'intervento di Asìa non solo i rifiuti stanno ritornando ad ingombrare via Torino, ma hanno fatto la loro ricomparsa i senza fissa dimora che, ormai incuranti di trovarsi in una strada pubblica, espletano tranquillamente in strada i loro bisogni fisiologici sotto gli occhi dei cittadini costretti a tenere chiuse le finestre per non assistere ad uno spettacolo degradante. Un problema, quello di via Torino e di altre zone del Vasto, che necessiterebbe di interventi quotidiani e concreti - anche dal punto di vista sociale - ma che sembra lasciato solo ad iniziative mediatiche insufficienti ad affrontare un tema che anzitutto dovrebbe vedere coinvolti i cittadini.

«Tutto quello che il Comune promette - dichiara Adelaide Dario del Comitato Vasto-Nolana - è pura illusione. Qualche anno fa, solo per fare un esempio, ci fu promesso l'invio di compattatori in supporto alla Polizia Municipale per contrastare il fenomeno dei mercatini della monnezza. Ad oggi stiamo ancora aspettando che chi ha fatto quelle promesse si ricordi che non è corretto prendere in giro i cittadini. Come pure stiamo aspettando l'istituzione dell'area di libero scambio promessa a Porta Nolana. La realtà è che dei problemi di questo territorio non interessa niente a nessuno - continua l'attivista - e che chi dovrebbe tutelare gli interessi dei cittadini si attiva solo per i selfie e per le dichiarazioni a favore di telecamera. A Napoli ormai l'ordinario viene fatto passare per straordinario e gli interventi che in altre città sono di routine da noi vengono fatti passare per una gentile concessione. Ci auguriamo che, in vista delle prossime elezioni, i cittadini si ricordino di certi personaggi che per anni sono stati assenti e che ora stanno comparendo solo per tentare di guadagnare qualche voto». 

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