Per essere accanto ai fedeli separati che fanno ricorso alla giustizia ecclesiastica nella diocesi di Napoli è stata prevista l'istituzione di ben 13 centri di consulenza, uno per ogni decanato, che sono porzioni di territorio della chiesa partenopea. Nel 2022 ne sono stati aperti 4 ed entro quest'anno apriranno i rimanenti 9. È quanto ha annunciato il vicario giudiziale del tribunale interdiocesano partenopeo, padre Luigi Ortaglio durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario che si è svolta questa mattina alla presenza, tra gli altri, dell'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia.
Ai centri di consulenza collaborano i decani, ovvero i sacerdoti che coordinano di fatto l'attività pastorale di un gruppo di parrocchie, ma anche consulenti matrimoniali e familiari, ed avvocati.
Ogni centro di consulenza si propone innanzitutto, è stato spiegato nel corso della cerimonia la possibilità di riconciliazione o ancora di valutare la possibilità di introdurre una causa di nullità matrimoniale o di una procedura di dispensa.
Ma la giustizia ecclesiastica si prepara anche per stare al passo con i tempi facendo conto con i nuovi mezzi. Non più solo carta e penna per la gestione dei documenti e delle istanze. Per questo motivi il Tribunale ecclesiastico interdiocesano partenopeo lo scorso anno si è dotato di un regolamento di disciplina per la trattazione degli atti di causa che potrebbero giungere anche attraverso i social network: l'obiettivo è quello di garantire il rispetto assoluto della privacy. Sul fronte dei numeri c'è da registrare che il il Tribunale ecclesiastico interdiocesano partenopeo riesce a definire un numero di cause - circa 200 - pari a quelle che ogni vanno vengono iscritte a ruolo.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout