Tribunale di Napoli, via ai lavori per gli uffici colabrodo: «Restyling in un anno»

Tribunale di Napoli, via ai lavori per gli uffici colabrodo: «Restyling in un anno»
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 3 Marzo 2022, 23:33 - Ultimo agg. 5 Marzo, 08:30
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Un grande piano di restyling per le cittadelle giudiziarie di Napoli e Napoli Nord. Le buone notizie arrivano da Roma: nell’ambito degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e resilienza, finalizzate ad assicurare un più efficace funzionamento della giustizia, saranno previsti finanziamenti destinati anche all’edilizia giudiziaria. Ossigeno puro per le due sedi napoletane (quella del Centro direzionale e quella di Aversa) che necessitano di interventi organici ed urgenti, anche in considerazione della platea dei soggetti coinvolti in campo. La sintesi dei lavori affidati ad un gruppo di esperti (che ha trattato in verità anche molti altri argomenti) è stato illustrato ieri a Roma dalla Commissione interministeriale per la giustizia nel Sud, rappresentata dalla sua presidente, Maria Laura Covelli, capo dell’Ispettorato generale del ministero della Giustizia, alla presenza della ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e della ministra per il Sud, Mara Carfagna.

Ha solo 27 anni di vita (la sua inaugurazione risale all’estate del 1995), ma sul complesso giudiziario del centro direzionale pesano già incuria e l’inesorabile scorrere del tempo, acuita dalla specificità “verticale” della sua struttura.

Per far fronte a una serie di criticità (quando piove, per esempio, si allagano finanche alcune aule d’udienza e spazi come la “piazza coperta”, e quando vanno in tilt gli ascensori si paralizza l’attività giudiziaria e si creano file chilometriche) sono stati decisi interventi strutturali importanti. Entro il 2023 verranno realizzati lavori di impermeabilizzazione e di ristrutturazione delle decine di elevatori, oltre che delle scale mobili.

Grande attenzione verrà data anche agli aspetti legati alle emergenze mediche: a Napoli - come in molte altre sedi giudiziarie del Sud - si è riscontrata una grave carenza di defibrillatori presso gli ambulatori degli uffici giudiziari. Al centro direzionale ce n’è soltanto uno, ma grazie ai nuovi interventi gli strumenti saranno potenziati. 

Nel gruppo di esperti che compongono la Commissione interministeriale per la giustizia nel Sud compare anche il presidente del Tribunale di Napoli Nord, Pierluigi Picardi. E nel quadro dei fondi destinati alla logistica e alla ristrutturazione delle sedi giudiziarie c’è proprio il “giovane” tribunale inaugurato nell’autunno del 2013 e afflitto dalla nascita da pesanti criticità strutturali. Una per tutte: la carenza di locali (anche aule di udienza). 

La riqualificazione di Napoli Nord prevede l’acquisizione, già definita, di nuovi immobili destinati a potenziare gli uffici amministrativi e giudiziari, la ristrutturazione del parcheggio e dei locali dell’ex ufficio del Giudice di pace. Un altro settore su cui si è deciso di intervenire riguarda la vulnerabilità sismica. Pressoché tutti gli edifici adibiti a uffici giudiziari del Mezzogiorno presentano carenze in questo ambito. Occorre, quindi, in primo luogo svolgere un’indagine diretta a stabilire l’indice di vulnerabilità sismica.

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Oltre agli interventi strutturali la Commissione ha svolto un gran lavoro organico. Entro il 2023, infatti, sono previsti interventi concreti per arginare l’alto turn over di magistrati, avviare interventi di edilizia giudiziaria e provvedere allo smaltimento degli arretrati. 

Dopo aver individuato un insieme di fattori che frenano l’efficienza della giustizia nel Mezzogiorno, il gruppo di studio ha proposto interventi che, come sottolineato la presidente Covelli, necessitano però di una cabina di regia politico-strategica. 

«È stato un lavoro proficuo, intenso, creativo, che ha fatto emergere problemi da affrontare e buone pratiche da diffondere - ha sottolineato la ministra Cartabia - Una cabina di regia darà attuazione alle linee di intervento proposte, in linea con gli obiettivi Pnrr. Dobbiamo aggredire immediatamente una delle principali criticità emerse, l’alto turnover dei magistrati al Sud: possiamo immaginare qualche intervento normativo, per andare in aiuto degli uffici giudiziari, mentre confido nei benefici dell’ingresso massiccio di giovani con l’Ufficio per il processo nell’abbattimento dell’arretrato. Forse per la prima volta abbiamo una ricognizione specifica e approfondita sulla condizione della giustizia al Sud, con una chiara indicazione delle criticità da affrontare e risolvere ma anche delle buone prassi da diffondere.

«Le proposte operative scaturite da questo lavoro avranno un seguito concreto e siamo già impegnati per reperire le risorse necessarie - ha commentato la ministra Carfagna - una giustizia civile efficiente è l’infrastruttura civica indispensabile per attrarre al Sud più investimenti, contribuire a creare più occupazione, crescita e una società più giusta: è in questo spirito che affiancheremo, alla più generale azione riformista del governo, specifici interventi di sostegno agli uffici giudiziari delle regioni del Mezzogiorno, nel riconoscimento di una situazione molto peculiare».

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