Napoli, truffa del bonus cultura: danni al Ministero per 1,5 milioni di euro

Napoli, truffa del bonus cultura: danni al Ministero per 1,5 milioni di euro
Giovedì 26 Maggio 2022, 11:30 - Ultimo agg. 12:41
3 Minuti di Lettura

La guardia di finanza di Napoli ha eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari per associazione a delinquere e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nell'ambito di un'indagine coordinata dalla seconda sezione della Procura di Napoli, scattata a seguito di una segnalazione del Ministero della Cultura

È emerso un meccanismo fraudolento attraverso il quale il titolare di un esercizio di commercio all'ingrosso di computer e la moglie avrebbero accettato e validato, sulla piattaforma dedicata, buoni del valore di 500 euro ciascuno corrispondenti al cosiddetto bonus cultura 18App e avrebbero emesso una fatturazione di pari importo, giustificandola con la compravendita, in realtà mai avvenuta, di beni funzionalmente destinati alla spendita del bonus.

Inoltre marito e moglie avrebbero ricevuto, a titolo di rimborso, la liquidazione dell'intero importo di 500 euro dal Ministero della Cultura, trattenendo per sé una percentuale oscillante intorno al 30%.

Video

All'organizzazione avrebbero preso parte anche altre persone con il compito di procacciare soggetti, titolari del buono, con i quali avrebbero condiviso la parte residua del valore dello stesso. L'attività illecita avrebbe permesso, attraverso la conversione in denaro, non consentita, del contributo pubblico, di conseguire il rimborso di oltre 3.300 voucher 18App (intestati a beneficiari residenti in tutto il territorio nazionale) per un danno al Ministero della Cultura quantificato in oltre 1,5 milioni di euro. Con la stessa ordinanza è stato disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, della somma complessiva di oltre 1,5 milioni di sui beni mobili e immobili di pertinenza degli indagati. 

Per spingere i 18enni a reclutare altri coetanei disposti a intascare illecitamente denaro contante con i bonus cultura 18App, veniva pubblicizzata, su profili Instagram intermittenti, l'offerta: «Porta un amico e guadagni 50 euro». Siccome il giro di affari era diventato vorticoso, i procacciatori (deputati ad adescare i 18enni), per evitare di attirare l'attenzione degli investigatori, hanno anche iniziato a far versare le loro quote sui conti correnti di amici e conoscenti compiacenti. È in corso, da parte degli investigatori, l'identificazione dei ragazzi che si sono prestati alla truffa ai danni del Ministero. È stato proprio su segnalazione del dicastero guidato dal ministro Franceschini che sono scattate le indagini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA