Napoli, madre del salumiere tiktoker Donato de Caprio uccisa a martellate; fermata una vicina: «Mi spiava»

L'assassino avrebbe anche tentato di dare fuoco alla vittima

Il luogo dell'omicidio
Il luogo dell'omicidio
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 18 Aprile 2023, 23:57 - Ultimo agg. 19 Aprile, 16:35
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L’orrore condito dalla follia vengono servite all’ora di pranzo, proprio mentre la piccola comunità di un rione della periferia occidentale di Napoli sta per sedersi a tavola. Una donna di 71 anni, Rosa Gigante, viene massacrata in casa sua da una vicina. Filo di ferro alla gola, i colpi di martello alla tempia e - alla fine - il tentativo dell’estremo oltraggio: quello di dar fuoco al cadavere scempiato.

«Mi spiava. Era una iena, quella lì mi rubava anche la corrispondenza dalla cassetta delle poste», proverà a giustificarsi Stefania Russolillo, 47enne vicina di casa della vittima. Gli agenti della Polizia di Stato, dopo aver raccolto le prime testimonianze, la individueranno come la presunta assassina. Dopo sette ore di interrogatorio la Procura di Napoli emetterà un decreto di fermo nei suoi confronti con l’accusa di omicidio.

Le sirene delle Volanti della polizia squarciano il silenzio di via Vicinale Sant’Aniello, stradina di campagna che lambisce il costone della collina dei Camaldoli. A Pianura c’è subito chi pensa si tratti dell’ennesimo omicidio di camorra, ma stavolta la morte è arrivata non per una contesa tra clan, e nemmeno per un agguato tra bande rivali. Intorno alle 13 gli agenti del commissariato che fanno irruzione in un appartamentino al primo piano dello stabile della scala G si ritrovano davanti a una scena raggelante: il corpo di una donna massacrata, forse a colpi di martello. Ci vuol poco a risalire all’identità della vittima: la donna uccisa è la madre del celebre “food influencer” Donato De Caprio, il salumiere della Pignasecca divenuto famoso grazie ai suoi panini e al fortunato slogan «Con mollica o senza?». Una star dei social in continua ascesa, capace di poter contare su tre milioni di followers.
C’è sangue ovunque in quella piccola casa di periferia, sul pavimento e su un paio di pareti.

Ma non finisce qui, perché la mano che ha fatto scempio su quel corpo con una furia scomposta e senza freni ha avvolto anche intorno al collo della vittima un filo di ferro, prima di infierire con i colpi di martello e di dare fuoco a quel povero corpo forse ormai già senza vita.

Ma il mistero dura poco. Gli uomini della Squadra Mobile guidata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini e coordinati dal pm Maurizio De Marco riannodano in tempo da record i fili, trovando la chiave di volta utile alle indagini. È un elemento sul quale si gioca lo sviluppo dell’inchiesta, e porta a qualcuno che conosceva bene la vittima. Una donna. Anzi, meglio: una vicina di casa: Stefania Russolillo. Subito vengono ascoltati i condomini della palazzina di edilizia popolare di via Vicinale Sant’Aniello, e da alcune dichiarazioni gli inquirenti estrapolano elementi che portano a individuare quel nome.
Portata in Questura, dopo oltre sei ore d’interrogatorio la donna crolla e ammette: «Odiavo Rosa, mi spiava, mi sottraeva persino la posta». Allucinante. A scatenare la furia omicida sarebbero stati rancori sedimentati nel tempo, dunque, sfociati ieri dopo mezzogiorno in un assurdo sbocco d’odio e di follia.
 

 

Tra i primi ad arrivare sul luogo del delitto, protetto da amici e familiari, c’è anche il figlio Donato. Un personaggio la cui notorietà da circa un anno va ben oltre quella cittadina. La sua è una favola fatta di simpatia e semplicità. Nata da un rifiuto. Quello che gli fu opposto dalla salumeria in cui lavorava di poter riprendere e pubblicare sui social i suoi panini farciti e resi prelibati dalle specialità della cucina partenopea, dalla provola di Agerola alle melanzane a funghetto, dalla stracciatella di bufala campana al caciocavallo sannita. Confezionati e presentati con humor tutto napoletano. Donato non si perse d’animo e decise così di aprire un locale tutto suo alla Pignasecca, nelle viscere di Napoli, in breve diventato meta di pellegrinaggio dei turisti - anche ieri pomeriggio numerosi, nonostante la pioggia battente - disposti a fare la fila pur di assaggiare le creazioni del food influencer partenopeo. «Con mollica o senza?», è diventato presto un brand riconosciuto capace di attirare like e recensioni da ogni parte del mondo, anche da chi meno te l’aspetti. Solo qualche giorno fa l’adesione dell’ultimo follower vip, la supermodella americana Bella Hadid che ha regalato il suo like all’ultima creazione gastronomica di Donato.

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