Napoli, ufficio passaporti nel caos: «Fino a sei mesi di attesa per avere i documenti»

Rumoreggiano i sindacati di polizia, gridano allo scandalo le associazioni dei consumatori

Lunghe file all'ufficio passaporti
Lunghe file all'ufficio passaporti
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 23 Gennaio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 24 Gennaio, 09:14
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Cinquemila pratiche pendenti, uffici presi d'assalto, con file chilometriche di gente in attesa di poter presentare i documenti. Sei mesi di attesa, permanendo questa situazione, per ottenere il prezioso documento di viaggio per l'estero. E, per finire, personale ridotto all'osso. È caos passaporti in Questura, a Napoli. Una situazione che ricalca quella delle altre principali città italiane, dove pure si registrano ritardi e disagi profondissimi.

Via Maurizio Capuano, cuore della City, un giorno lavorativo qualunque.

All'ingresso dell'ufficio Passaporti la gente comincia ad accalcarsi già di primissimo mattino. Alle otto saranno una trentina, dopo un'ora e mezza il serpentone umano è cresciuto a dismisura, in fila ci saranno più di duecento persone.

E la dimensione plastica di ciò che succede quotidianamente a poche decine di passi da via Medina. Un assalto in piena regola. E la situazione non migliora - anzi, forse diventa ancor più critica - nella giornata del giovedì, quando sulla base di un decreto firmato dal questore proprio per deflazionare i grandi numeri e agevolare i richiedenti, gli uffici preposti vengono tenuti aperti tutta la giornata con un open day proprio per cercare di ridurre le «urgenze», e cioè quelle situazioni che richiedono massima attenzione per chi motivatamente (ragioni di salute, di lavoro o di studio) chiede il taglio dei tempi di attesa. E così il giovedì (ma questo succede sempre più spesso anche durante gli altri giorni) è necessario l'intervento degli agenti del Reparto Mobile, con i celerini dispiegati per evitare che esplodano problematiche di ordine pubblico.

Monta così, inevitabilmente, la rabbia della gente. Rumoreggiano i sindacati di polizia, gridano allo scandalo le associazioni dei consumatori: le quali sottolineano come la legge Bassanini preveda che i tempi di rilascio del passaporto ordinario sono normalmente di 15 giorni, che possono al massimo lievitare a 30 ma solo in relazione al tipo di verifiche istruttorie richieste.

E invece succede che se oggi si presentano le pratiche e si avvia l'iter per un rinnovo del documento, i tempi di lavorazione e consegna del passaporto vengono definiti non prima di giugno-luglio 2023. Ne sanno qualcosa i dipendenti degli uffici addetti. Personale ridotto all'osso: con tre-quattro addetti alla stampa e appena tre per la validazione delle pratiche. Tutni massacranti per tutti.

Dalla Questura fanno sapere che in questo periodo la situazione di Napoli è la stessa che stanno vivendo città come Milano, Roma, Firenze e Torino. Un quadro desolante, sul quale pesano ovviamente anche le procedure di rilascio dei permessi di soggiorno agli stranieri.

Il problema esiste - ammettono i vertici di via Medina - e la causa principale sono i sovraccarichi di lavoro: per questo si raccomanda di consultare via internet l'Agenda online (https://www.passaportonline.poliziadistato.it/).

Questa strada resta la più utile e conveniente da battere, insomma. «In ogni caso - sottolinea una fonte qualificata della Questura di Napoli - va sottolineato che, pur di fronte a questa massa enorme di pratiche, i nostri uffici non chiudono le porte in faccia a nessuno, ed anzi proprio per questo il questore Giuliano ha disposto aperture straordinarie degli sportelli».

Ma perché si è giunti a tanto? La fine del lockdown ha inevitabilmente fatto tornare la voglia di muoversi, di viaggiare, scatenando però la corsa ai rinnovi e ai rilasci. Anche la Brexit del 2020 ha avuto il suo peso, determinando un incremento notevole della corsa agli uffici passaporti. 

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