«Universiadi sì ai prefabbricati
per il Villaggio»: pronta l'alternativa

«Universiadi sì ai prefabbricati per il Villaggio»: pronta l'alternativa
di Fulvio Scarlata
Venerdì 27 Aprile 2018, 08:53
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2400 moduli abitativi per accogliere 7200 atleti delle Universiadi con un servizio di tipo alberghiero: alla Cabina di Regia a Roma ieri è arrivata la proposta della Mostra d'Oltremare. Nessuna decisione definitiva, ma il progetto è piaciuto come alternativa alle navi da crociera e passeggeri da sistemare al porto con grossi problemi di sicurezza, logistica e viabilità. «Abbiamo presentato uno studio di fattibilità con il cronoprogramma - dice Peppe Oliviero, consigliere delegato della Mostra - Noi trasformiamo un costo in un investimento perché i moduli resteranno a disposizione di Comune e Regione sia per le emergenze che per accogliere campi rom o migranti o per la sistemazione temporanea degli abitanti delle Vele da abbattere».

Dopo l'accelerazione sui lavori da compiere negli impianti sporti, si affrontano gli altri problemi legati alle Universiadi. Il più urgente è quello del villaggio olimpico. L'idea dell'Aru, l'agenzia regionale, è sempre stata di sistemare gli atleti su navi da crociera. Poi, dopo un appalto andato a vuoto, si è deciso di ridurre il numero di atleti da ospitare a Napoli optando per una sola nave da crociera e tre passeggeri. Il bando per la nave da crociera è stato già espletato.
Questa soluzione non è mai piaciuta al commissario per Napoli 2019 Luisa Latella. Anche perché comporta una serie di problemi, a cominciare da quello della sicurezza in un porto particolarmente attivo nel periodo estivo. C'è poi la questione traffico con la difficoltà a spostare tanti atleti per tutta la città. Per questo, ieri, è stata valutata con attenzione la proposta della Mostra d'Oltremare di ospitare su una propria area il villaggio olimpico per 7200 atleti, con gli standard della Federazione internazionale. Dall'analisi di mercato emerge che ci sono varie società che possono fornire i 2400 moduli in tempi certi, nessun problema per l'allacciamento alle fognature, visto che la struttura di Fuorigrotta è dotata di sottoservizi adeguati, ancora meno per elettricità e acqua.
 

«Si può fare, il nostro progetto è presentato quasi a livello di piano esecutivo - spiega Oliviero - Dobbiamo realizzare un piccolo Comune, sono previste quattro aree: abitativa, competitiva, media e pubblico. Il servizio sarà alberghiero, poi è previsto un centro religioso, quello per l'intrattenimento, la zona cottura». La Mostra d'Oltremare risolve il problema sicurezza, visto che è già recintata, non ha problemi di viabilità e permette di raggiungere facilmente piscina Scandone, San Paolo, Cus dove si svolgono gran parte delle gare che interessano gli atleti che restano a Napoli, mentre alcune gare, come judo e tuffi, si svolgeranno nei padiglioni della Mostra.
«Ci siamo dati alcuni giorni, ma l'Anac ha apprezzato il nostro progetto e anche il commissario ne sembra convinto. Il Coni ha chiesto che il villaggio olimpico sia unico - conclude Oliviero - Il nostro vantaggio? Prima di tutto di visibilità. Poi possiamo recuperare una zona della nostra struttura. E avere risorse per un nuovo sistema di videosorveglianza e per intervenire rapidamente in una serie di padiglioni». Secondo il programma presentato, la gestione dell'appalto per acquistare i moduli abitativi resta al commissario Latella. Non sarebbe la prima volta che si ricorre ai moduli abitativi: già a Berlino sono stati utilizzati per creare un villaggio e accogliere i migranti. «Sono molto importanti le tempistiche di allestimento del villaggio e dei moduli prefabbricati - spiega il prefetto Latella - Poi prenderemo una decisione. Io non credo che dividere a metà il villaggio tra le navi e la Mostra d'Oltremare sia la soluzione più adatta, anche perché già avremo degli atleti a Caserta e altri a Salerno. Meglio concentrarli in un'unica sede e la Mostra avrebbe i suoi vantaggi sia sulla sicurezza, perché recintata, sia perché è più decentrata rispetto al centro cittadino e non ci sarebbe la concomitanza del traffico passeggeri delle navi normali».
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