Napoli, uomo gambizzato a Ponticelli a pochi metri da una scuola

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Napoli, uomo gambizzato a Ponticelli a pochi metri da una scuola
di Luigi Sabino
Giovedì 10 Novembre 2022, 15:19 - Ultimo agg. 11 Novembre, 07:40
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Agguato in pieno giorno nella periferia orientale di Napoli. E’ accaduto nel quartiere di Ponticelli, teatro, proprio questa mattina, di una manifestazione organizzata per commemorare le vittime della strage del bar Sayonara avvenuta nel 1989 e in cui persero la vita quattro innocenti, falciati dalla raffiche esplose dai killer della cosca Sarno. Luigi Amitrano, conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di Hulk, è stato trovato da una volante del locale commissariato dopo che alcuni ignoti lo avevano ferito a colpi di pistola.

L’uomo, raggiunto dai proiettili agli arti inferiori, è stato immediatamente soccorso e portato in ospedale per le cure del caso. Da una prima diagnosi, sebbene dolorose, le ferite non sono state giudicate tali da far temere per la sua vita. Sul luogo del raid, nel frattempo, sono arrivati anche gli specialisti della Questura di Napoli per i primi lievi. Secondo una ricostruzione su cui, però, sono ancora in corso accertamenti, Amitrano, classe ’74 e personaggio già noto alle forze dell’ordine, sarebbe stato avvicinato da due soggetti in sella a uno scooter uno dei quali, dopo aver estratto la pistola, avrebbe aperto il fuoco, gambizzandolo.

Un’azione eclatante non solo per il presunto spessore criminale della vittima, ritenuta vicina ai De Luca Bossa ma anche perché il commando ha agito in pieno giorno, dinanzi agli occhi di numerosi testimoni, alcuni dei quali di ritorno proprio dalla manifestazione commemorativa tenutasi poche ore prima. Si tratta dell’ennesima prova di forza da parte delle cosche che, incuranti degli appelli dei cittadini di Ponticelli, continuano a darsi battaglia per il controllo del territorio e, soprattutto, delle sue attività illecite. Nessun dubbio, infatti, sulla matrice camorristica dell’agguato a Hulk. Una storia, quella di Amitrano, legata a doppio filo con i capitoli più bui della storia criminale del quartiere. Nel 1998, un suo cugino omonimo saltò in aria a causa di una bomba destinata a suo zio, il boss, ora pentito, Vincenzo Sarno.

L’ordigno, posizionato dai killer dell’Alleanza di Secondigliano alleati dei De Luca Bossa, esplose, forse a causa di una cunetta, non lasciando scampò al venticinquenne.

Fu l’inizio di una guerra senza esclusione di colpi tra i Sarno, di cui gli Amitrano erano parenti, e i ribelli del Lotto ‘0’ e che si concluse con il quasi annientamento dei De Luca Bossa. Non è tutto. Perché quando l’impero dei Sarno cominciò a sgretolarsi dopo il pentimento dei padrini, gli Amitrano si schierarono con quello che era rimasto dei loro vecchi nemici.

Domenico Amitrano, fratello dell’odierno ferito, entrò a far parte della coalizione malavitosa che, da qualche tempo, contende a colpi di pistola il controllo del quartiere alla cosca De Micco. Uno scontro che alterna mesi di calma apparente a improvvise fiammate di violenza e che ha già lasciato sul terreno diversi morti. Non a caso, gli investigatori incaricati di fare luce su quanto accaduto oggi pomeriggio ritengono che il ferimento di Amitrano possa essere l’ennesimo episodio ascrivibile alla faida tra vecchi e nuovi boss di Ponticelli.

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