Napoli, Valeria discute la laurea al Santobono vicino al suo bambino

Napoli, Valeria discute la laurea al Santobono vicino al suo bambino
di Patrizia Capuano
Giovedì 15 Aprile 2021, 11:00 - Ultimo agg. 16 Aprile, 08:08
4 Minuti di Lettura

Il suo bambino di appena 15 mesi è ricoverato da alcune settimane al Santobono per una rara patologia renale, e lei non si stacca da quel lettino. Non c'è, per niente e per nessuno. Due giorni fa però era fissata la sua tesi di laurea: un traguardo importante, desiderato, raggiunto con impegno e spirito di sacrificio, senza mai mollare né durante la gravidanza né una volta diventata mamma. E certo non poteva cominciare a perdersi d'animo proprio adesso: così Valeria Carannante, 23 anni, di Bacoli, ha trovato il modo per laurearsi senza allontanarsi troppo dal suo bambino. Lo ha fatto grazie alla collaborazione della direzione sanitaria del Santobono, che le ha messo a disposizione la sala riservata ai medici. Subito dopo è tornata accanto al piccolo Antonio, assistito dal papà per alcune ore. 

«Sono contentissima», esordisce Valeria, neodottoressa in Scienze dell'Educazione, corso triennale all'Università Suor Orsola Benincasa. «Tutto si è incastrato perfettamente, l'Università mi ha dato l'ok al collegamento, naturalmente, visto che le sedute a distanza purtroppo sono consuetudine.

E mio marito, fatto il tampone, è potuto stare con nostro figlio mentre io ero di là. Non lo vedeva da un mese, per via del Covid è consentita la presenza di una sola persona, sempre la stessa, accanto ai bimbi». Una vita di corsa, quella di Valeria. «Dopo la maturità scientifica mi ero iscritta a Scienze Politiche, ma poi ho deciso di cambiare. A 22 anni ho scoperto di essere incinta e, con la nascita di Antonio, ho dovuto rallentare il ritmo. Comunque sono riuscita a laurearmi in tempo. Poco più di un mese fa nostro figlio è stato ricoverato per un problema renale. Prima a Pozzuoli, poi al primo Policlinico e infine al Santobono». Nel frattempo c'era la tesi da discutere. Un lavoro, dal tema «I fratelli di persone con disabilità», ultimato pochi giorni prima del ricovero. «Mi sono dedicata completamente ad Antonio. Soltanto il giorno prima della seduta di laurea ho ripreso tra le mani la tesi e ho preparato il discorso. Ero preoccupata. Ma è andata bene». Valeria ora spera di rientrare presto a casa con il piccolo e realizzare i suoi sogni. «Vorrei trovare un lavoro come educatrice. E iscrivermi al corso di laurea in Scienze della Formazione primaria per diventare insegnante. Naturalmente al primo posto c'è mio figlio, che ha bisogno di cure e di essere seguito». 

Video

Dall'ospedale Santobono ha ottenuto il massimo sostegno. Il post da lei scritto su Facebook dice tutto: «Ringrazio il team del reparto di Nefrologia, in primis per tutte le cure e le attenzioni che stanno riservando al mio piccolo. Per la sincerità con cui mi hanno sempre parlato della condizione clinica di mio figlio e per il supporto che mi hanno dato nei giorni di terrore. Ringrazio il professor Pecoraro, un medico, un primario e un uomo straordinario che si è dedicato alla mia causa come se lo facesse per un figlio suo. Grazie dei fiori, dei palloncini e degli sguardi di affetto che hanno sostituito gli abbracci sinceri. Siete dei professionisti e delle persone straordinarie». E a Valeria sono giunti tanti messaggi di auguri, per lei e Antonio. «È una testimonianza di passione, amore, tenacia - ha detto il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione - che merita il plauso di tutta la città. Siamo orgogliosi di Valeria e della sua laurea, orgogliosi di una mamma modello, di una giovane esemplare, di una studentessa tanto capace. Stiamo vivendo tempi durissimi. Ma siamo un popolo fatto di donne e uomini che non mollano mai». Plauso dall'associazione Sos Sostenitori Santobono: «In questi giorni di pandemia - scrivono - in cui un solo genitore può entrare in ospedale con il bambino, si stanno intrecciando tante storie di grande umanità, solidarietà e forza. Vogliamo celebrarle tutte con l'importantissimo traguardo di Valeria. In bocca al lupo e auguri alla mamma e al piccolo da tutti noi, con il cuore». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA