Napoli, raid dei vandali nei cantieri Unesco a Castel Capuano: spunta il mercatino abusivo

Napoli, raid dei vandali nei cantieri Unesco a Castel Capuano: spunta il mercatino abusivo
di Melina Chiapparino
Sabato 18 Gennaio 2020, 20:32 - Ultimo agg. 19 Gennaio, 08:19
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Cantieri vandalizzati intorno a Castel Capuano, nel centro storico di Napoli. È quello che sta accadendo in alcune aree sottoposte al Grande Progetto Unesco che, dopo l’installazione di impianti e attrezzature per avviare i lavori di riqualificazione e risanamento urbano, sono state abbandonate. Così, al posto di operai e macchine scavatrici, all’interno del cantiere sono comparsi mobili, poltrone, sedie, tavolini, frigoriferi e un vero e proprio mercatino dell’usato che ogni giorno invade l’area a cui avrebbero accesso solo gli addetti ai lavori.

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Qualcuno ha forzato le transenne, entrando facilmente dentro i cantieri, vandalizzandoli e occupandoli abusivamente. Non è la prima volta che l’area Unesco intorno a Castel Capuano, subisce questo tipo di predazione. A novembre, alcune zone cantierizzate furono occupate da parcheggiatori abusivi che facevano sostare turisti e residenti vicino gli ammassi di terrapieno e gli attrezzi degli operai. Oggi il problema, riguarda la presenza di un vero e proprio mercatino dell’usato con annesso deposito che si trova nel cantiere in piazza Enrico de Nicola ma la lista delle criticità segnalate da residenti e commercianti è lunga.

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«Lo stato di mancato avviamento dei lavori riguarda anche via Concezio Muzy, via Santa Maria a Cancello, via Francesco Saverio Siniscalchi e via Postica Maddalena dove, oltre all’abuso del mercatino dell’usato, i cantieri hanno causato l’isolamento dell’intero quartiere», spiega Armando Simeone, portavoce del Comitato Lenzuola Bianche che ha denunciato «la mancanza di sicurezza delle aree cantierizzate che sono facilmente accessibili, non illuminate e pericolose per la mancanza di dispositivi a tutela dei cantieri». «Nessuno controlla lo stato dei cantieri Unesco e il degrado che sta danneggiando la qualità di vita dei residenti e dei commercianti - insiste Simeone - quest’area urbana è diventata una specie di gabbia, a causa della viabilità limitata e della massiccia cantierizzazione che non è stata eseguita a fasi, interessando solo le zone dove i lavori vengono di fatto avviati, ma hanno chiuso tutto il quartiere isolandolo e scatendando problemi a catena».

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Le associazioni dei cittadini hanno denunciato un aumento di rapine e scippi nelle strade che affiancano i cantieri, dove manca un’adeguata illuminazione e la presenza delle transenne, crea «una specie di labirinto dove per i ladri è più facile agire indisturbati», spiega Luigi Melluso, uno dei commercianti che da oltre 50 anni lavora in zona. «Le attività commerciali hanno subito un forte calo delle entrate economiche per le limitazioni causate dai cantieri ma, questo danno potrebbe essere giustificato se nelle aree cantierizzate gli operai lavorassero, invece da due mesi non si vede nessuno» aggiunge Melluso. A questo si aggiunge l'incivilità di chi getta i rifiuti proprio accanto le transenne, dando vita a discariche abusive.

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Gli esercenti non escludono l’idea di mettere in campo una vera e propria manifestazione, come accennato dal titolare di uno dei bar della zona che ogni mattina raccoglie il malcontento di abitanti e commercianti “ingabbiati” nel quartiere. «Municipalità e Comune sono fermi, il nostro appello è rivolto alla polizia municipale e a tutte le istituzioni coinvolte sul territorio affinché i cantieri Unesco non vengano abusati e vandalizzati - conclude l’ex assessore della IV municipalità Simeone - I residenti sono esasperati, i commercianti oltre alle perdite registrate nel periodo natalizio continuano ad avere grandi difficoltà e a questo si sommano i problemi sulla sicurezza dei luoghi e sulla difficoltà del passaggio di ambulanze e mezzi di soccorso nel labirinto creato dai cantieri fantasma». «Un disagio che si ripercuote su circa 2000 abitanti e oltre 50 attività commerciali», chiosa Simeone.
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