Napoli, sette accoltellati in quattro giorni: torna l'incubo al Vasto, residenti chiusi in casa

Napoli, sette accoltellati in quattro giorni: torna l'incubo al Vasto, residenti chiusi in casa
di Oscar De Simone
Sabato 17 Agosto 2019, 08:00 - Ultimo agg. 15:49
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Decine di risse in strada e sette accoltellamenti in soli quattro giorni. Questo il bilancio dell'agosto più caldo di sempre al Vasto. Un quartiere bunker dove ormai il pericolo è costante e dove i cittadini, sempre più impauriti, sono costretti a barricarsi in casa. Un degrado senza precedenti che dall'inizio di questa settimana ha riportato in zona le forze dell'ordine con una intensificazione dei controlli.
 
Ma non solo. Anche i residenti, quei pochi rimasti in questo periodo dell'anno, hanno deciso di sorvegliare costantemente il quartiere segnalando - quando è possibile - qualsiasi situazione al limite della sicurezza e della legalità. Una mobilitazione che nasce da uno stato di continuo allarme, generato dalle risse che scoppiano frequentemente per i vicoli e nelle piazze ai margini della stazione centrale.

Il primo episodio di violenza si è verificato nella notte tra domenica e lunedì, quando un 24enne - originario della Guinea - è stato ferito alla gola rischiando la vita. Da quanto si apprende dalla ricostruzione fatta dai carabinieri, il ragazzo sarebbe stato vittima di una rapina messa in atto da tre nordafricani che gli avrebbero portato via cento euro ed un anello d'oro. Ma non è tutto. Sempre lunedì, tra via Milano e via Venezia, l'ennesima rissa tra extracomunitari e il ferimento di un 42enne di origini nigeriane. Tutto è cominciato all'esterno di un mini market dove, in seguito ai primi insulti e spintoni, è iniziata la colluttazione. Le urla, come hanno descritto i residenti, sono state disumane ed accompagnate dal fracasso dei vetri delle bottiglie in frantumi, con cui è stato quasi tranciato un tendine del braccio del giovane. Il giorno dopo, le violenze si sono spostate in piazza Garibaldi.

Sempre in pomeriggio, intorno alle 18.30, a fronteggiarsi sono stati due ragazzi armati di coltelli. La lite è stata intensa ed ha coinvolto anche la gente in strada che dopo essersi allontanata impaurita ha richiesto l'intervento della Polizia locale. L'arrivo degli agenti è stato immediato ed è costato una contusione ad uno di loro, nel tentativo di dividere i due litiganti feriti dai colpi delle armi da taglio che impugnavano. Per i due contendenti - di cui non si conoscono ancora le generalità - è stato necessario l'intervento del 118 che li ha trasportati rispettivamente al Loreto Mare ed al Pellegrini. Anche mercoledì però - secondo le segnalazioni dei cittadini in via Alfonso d'Aragona - si sarebbe registrato un nuovo accoltellamento. La vittima sarebbe stata un extracomunitario ferito all'addome che non avrebbe mai denunciato il fatto. Ma l'ultima rissa finita nel sangue si è consumata a Ferragosto nei pressi di Porta Nolana. Lì una decina di immigrati della Costa d'Avorio hanno iniziato una feroce lite che ha portato al ferimento di due ventenni finiti in ospedale, con lesioni da arma da taglio al braccio, al volto ed alla guancia.

Le violenze tuttavia, non si sono limitate solo a questi episodi. Ad essere aggredite sono state anche due vigilesse in corso Arnaldo Lucci. In questo caso le agenti sono state affrontate da un venditore abusivo di alimenti che ha cercato di evitare la multa ricorrendo alle mani.

«Non ce la facciamo più - affermano i cittadini ed il consigliere della IV Municipalità Mario Maggio - a vivere in queste condizioni. Siamo in pericolo ogni giorno e non possiamo uscire di casa. Rischiamo di trovarci coinvolti nelle risse che scoppiano ad ogni angolo e nessuno riesce a garantirci sicurezza. Ci sentiamo abbandonati e questi fatti sono la testimonianza di quanto siamo soli. Viviamo in una Napoli alternativa, caratterizzata dal terrore e dalla violenza. Il Vasto è diventato terra di nessuno in cui tutti sono liberi di fare ciò che vogliono».
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