Napoli: incidenti ​sul lungomare, autovelox bloccati dalla burocrazia

Napoli: incidenti sul lungomare, autovelox bloccati dalla burocrazia
di Paolo Barbuto
Giovedì 22 Settembre 2022, 00:04 - Ultimo agg. 06:22
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Verranno predisposti sistemi di rallentamento della velocità, ottici e acustici, lungo via Caracciolo. Si inizierà da stamattina, si tratta del primo dei provvedimenti urgenti per fermare le corse folli di auto e moto sul lungomare, e probabilmente per lungo tempo resterà anche il solo provvedimento, in attesa di strisce pedonali sopraelevate e autovelox per i quali il percorso burocratico è estremamente lungo, e senza garanzie di andare a buon fine.


Se la realizzazione di rallentatori ottici (strisce perpendicolari alla carreggiata) e acustici (incisioni nell’asfalto che provocano rumore al passaggio delle vetture) non prevede nessun passaggio burocratico se non quello della delibera di Giunta, installare un autovelox comporta una trafila burocratica lunga e non sempre destinata a un esito positivo.
Un autovelox, infatti, può essere posizionato esclusivamente su percorsi stradali lungo i quali sia pericoloso per gli agenti stazionare per contestare immediatamente la violazione: e il lungomare non ha queste caratteristiche; può essere installato solo su percorsi con ampia visibilità, senza svolte né curve per molte centinaia di metri: e la strada da Mergellina a piazza Vittoria, tra cambi di carreggiata, curve per evitare la zona pedonale e deviazioni per tornare sul lungomare da viale Dohrn, non rientra nel novero.
Ultimo dettaglio di non secondaria importanza: per ottenere il permesso ad installare un rilevatore fisso di velocità è determinante presentare un report accurato sull’incidentalità rilevata lungo il percorso: e attualmente (nonostante la tragedia in cui ha perso la vita Elvira Zriba) via Caracciolo non è tra le strade cittadine a più alto rischio per numero di incidenti.

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Insomma, il percorso per poter piazzare gli autovelox è tutto in salita, anche se Palazzo San Giacomo sta già percorrendo il primo passo che è quello della presentazione alla Prefettura di un documento nel quale sono racchiusi tutti i dettagli sulla pericolosità della strada: serve a convincere il Prefetto che solo un autovelox può evitare altre tragedie. 
L’esperienza di altre città d’Italia insegna che non basta un unico evento luttuoso per ottenere i permessi necessari, sicché l’ottenimento del placet appare piuttosto lontano.
Allo stato attuale sono quattro le strade di Napoli per le quali è stato ottenuto il permesso di installare un rilevatore fisso di velocità, si tratta di via della Villa Romana a Ponticelli, via Montagna Spaccata a Pianura, il sottopasso Claudio a Fuorigrotta e via Argine ancora a Ponticelli. Anche se il permesso della prefettura risale al 2005, su nessuna delle quattro strade è stato mai installato un autovelox.
In tutta la provincia di Napoli sono stati autorizzati altri otto rilevatori, tutti da installare su strade a scorrimento veloce o statali.

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Mentre il percorso burocratico per l’autovelox su via Caracciolo procede sulla lenta e difficile strada burocratica appena intrapresa, è partito anche l’iter per poter realizzare sul lungomare i passaggi pedonali rialzati. Si tratta di una soluzione già adottata in molte altre strade della città che ha dato buoni frutti sul fronte della riduzione dell’incidentalità.

Gli automobilisti, avvisati da appositi cartelli stradali, sanno di avvicinarsi a un’area rialzata e riducono drasticamente la velocità per evitare sbalzi.

 


Anche in questo caso c’è un percorso burocratico da seguire, ma si tratta di una strada già percorsa in molte occasioni di recente, ed ha sempre raggiunto l’obbiettivo. Prima di procedere al “rialzamento” di una strada, è necessario convocare un tavolo con tutti i soggetti che si muovono su quel percorso per emergenza: vengono convocate, dunque, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, il 118 per le ambulanze, ciascuno deve dare il parere favorevole, dopo aver verificato che un eventuale intervento di emergenza non verrebbe messo in crisi da quel rialzamento. Fino ad ora, di fronte alla necessità di limitare gli incidenti stradali, tutti i pareri sono sempre stati positivi; è auspicabile, quindi, che questa procedura possa andare a buon fine anche per via Caracciolo, e in questo caso i tempi di realizzazione sarebbero estremamente brevi.
Nel frattempo, per evitare altre tragedie, il comando della polizia municipale sta predisponendo controlli serrati proprio nell’area del lungomare, in particolare durante i week end.

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