Napoli, il video choc del fattorino picchiato dai poliziotti: «Ingiustificabile»

Napoli, il video choc del fattorino picchiato dai poliziotti: «Ingiustificabile»
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 8 Aprile 2018, 12:13
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«Amarezza. Profonda amarezza. Non ci sono altre parole, non riesco a trovarne altre per commentare quello che è successo».

Antonio De Iesu è stato nominato al vertice della Questura di Napoli nel febbraio del 2017, ma non aveva certo bisogno di sedere sulla poltrona più alta di via Medina per conoscere l'ambiente. Perché lui - poliziotto di razza, raffinato investigatore ed esperto conoscitore di ciò che è il controllo dell'ordine pubblico - ha tra l'altro diretto l'Ufficio prevenzione generale per nove lunghi anni.
 


Qual è il suo giudizio su questo episodio?
«Emergono due sentimenti: amarezza e preoccupazione. Amarezza, come ho già detto, perché le immagini sono chiare e rivelano una palese violenza, intollerabile per chi veste la divisa della Polizia di Stato: quale che fosse la presunta colpevolezza di quel giovane intercettato e scambiato per uno scippatore. E preoccupazione: perché così si rischia di offuscare l'immagine dei colleghi, la stragrande maggioranza, che da anni compiono il proprio dovere, seppur tra tante difficoltà».

Ma che cosa può aver determinato una simile e tanto scomposta, violenta reazione?
«Mi viene da pensare che i comportamenti dei due agenti motociclisti siano riconducibili ad una mancata gestione dell'emotività. Quando si sta su strada serve sangue freddo, quello che è mancato ai nostri due uomini, ieri mattina».

Ci può ricostruire quello che è successo prima dell'aggressione in via Santa Brigida?
«Dalla sala operativa era stata inviata una nota agli operanti in zona di uno scippo. Probabilmente dalle indicazioni pervenute i due agenti hanno identificato il centauro come il responsabile della rapina e lo hanno inseguito. Il giovane è anche caduto. Il resto - e cioè l'epilogo seguito alla intercettazione - lo spiegano le immagini meglio di ogni altro commento. Siamo di fronte a un fatto ingiustificabile».

E adesso?
«Ora facciamo attenzione a non generalizzare. I nostri uomini non possono essere identificati e rappresentati da chi, ieri, ha commesso un abuso. I due agenti sono sotto inchiesta: dobbiamo accertare se sussistano profili di violazione deontologica ma anche - eventualmente - penalmente rilevanti.
Ciò detto, nulla potrà offuscare la costante e impegnativa attività di polizia che la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini di quest'ufficio svolgono ogni giorno al servizio dei napoletani».

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