Napoli, scandalo villa Capriccio:
«Campi sportivi finiti e mai inaugurati»

Napoli, scandalo villa Capriccio: «Campi sportivi finiti e mai inaugurati»
di Antonio Folle
Venerdì 16 Ottobre 2020, 17:14
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Lo storico parco di villa Capriccio di Capodimonte, a due passi dalla sede della III Municipalità nel rione Lieti, finisce ancora una volta al centro di una spinosa polemica. A destare preoccupazione, dopo le polemiche circa la manutenzione del parco e la chiusura causata dal pericolo-crollo per alcuni alberi - poi abbattuti - sono le condizioni dei campetti sportivi - in particolare due campi da calcetto ed un campo da tennis - rifatti completamente da pochi mesi e già abbandonati. In effetti le strutture sportive del parco villa Capriccio dopo la consegna non sono mai state inaugurate ufficialmente e, di fatto, sono inutilizzate.

 

Inutilizzate almeno in parte, visto che gruppi di ragazzi ogni giorno si introducono abusivamente all'interno per giocare sui campetti che dovevano rappresentare il fiore all'occhiello di quel parco pubblico. A tenere banco, inoltre, l'abbandono del campo centrale destinato al calcio a 11.

A causa della mancanza di una caldaia, infatti, il campo, che doveva essere messo a "reddito" con l'affido congiunto ad alcune scuole calcio del territorio, è chiuso e non può essere utilizzato.

«E' un enorme spreco - denuncia il consigliere della III Municipalità Gennaro Acampora - poco prima dell'estate queste strutture sono state consegnate dalla ditta che ha effettuato i lavori di rifacimento previsti con un appalto del Comune di Napoli. Da allora sia i campetti per il calcio a 5 che il campo da tennis non sono stati mai ufficialmente inaugurati. Un abbandono che grida vendetta anche a fronte dei fondi investiti».

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Ora la spada di Damocle del Covid-19 rischia di abbattersi anche sui campetti di villa Capriccio. Con la preclusione agli sport di contatto amatoriali e con un sempre più probabile lockdown all'orizzonte, il rischio è di veder rimandata a tempo indeterminata l'apertura ufficiale delle strutture, con i conseguenti effetti sulla manutenzione. 

Le attuali condizioni dei campi, rifatti grazie ad un appalto dal valoe di oltre 350.000 euro e che prevedeva il rifacimento di altre strutture sportive di pertinenza del Comune di Napoli, sono una ulteriore fonte di preoccupazione. Il campo da tennis di villa Capriccio presenta degli strani avvallamenti ed una serie di "bolle" che lascerebbero presupporre l'errata esecuzione della posa del manto da gioco mentre, invece, nei campi da calcetto già cominciano a crescere le prime erbacce. 

«Non si capisce il motivo esatto di questa fase di stallo - spiega ancora Acampora - non sappiamo se c'è un problema relativo alla consegna da parte della ditta al Comune, se i lavori devono essere ancora completati o se c'è qualche altro problema di natura burocratica. Sta di fatto che, nonostante i campi non siano utilizzati regolarmente, se si escludono i ragazzi che vi giocano abusivamente, le prime problematiche di manutenzione cominciano ad essere evidenti. Con il coronavirus che presumibilmente bloccherà tutte le attività ci troveremo così - conclude l'esponente del terzo parlamentino - di fronte ad un investimento a vuoto e ad un inutile esborso di fondi pubblici». 

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