Napoli, opere d'arte rubate e vendute a Villa Livia: c'è lo sfratto della custode

Napoli, opere d'arte rubate e vendute a Villa Livia: c'è lo sfratto della custode
Martedì 2 Novembre 2021, 18:01 - Ultimo agg. 3 Novembre, 08:13
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È stato eseguito questa mattina lo sfratto della custode di Villa Livia, casa-museo costruita negli anni '20 del Novecento nel Parco Grifeo di Napoli. Si tratta della conclusione di una vicenda giudiziaria durata oltre tre anni, iniziata nell'aprile del 2018 a seguito delle denunce presentate da Paolo Jorio, direttore del Museo civico Filangieri a cui Villa Livia afferisce.

Dalle denunce sono partite le indagini che hanno identificato nella custode la responsabile del furto e della compravendita di più di 80 opere d'arte ospitate nelle sale della casa-museo.

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Il 6 luglio 2020 il Tribunale di Napoli ha condannato la donna a 3 anni e 8 mesi di reclusione, convertiti in arresti domiciliari da scontare proprio a Villa Livia.

«Ciò negli anni ha impedito l'accesso ai luoghi a chiunque non fosse dotato di uno speciale permesso, impedendo quindi anche i più elementari interventi di manutenzione e sicurezza.

Si conclude così una vicenda paradossale: Villa Livia è finalmente libera e potrà essere restituita alla città», dichiara Jorio.

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