Napoli Est, l'antica Villa Tropeano in vendita: mai recuparata dal 2004

Napoli Est, l'antica Villa Tropeano in vendita: mai recuparata dal 2004
di Alessandro Bottone
Domenica 28 Febbraio 2021, 12:08
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Villa Tropeano in vendita. L'antico bene di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, è stato inserito nel «piano delle alienazioni immobiliari» della Città Metropolitana di Napoli. La storica struttura in via Angelo Camillo De Meis ha ospitato l'istituto di «medicina pedagogica» fondato da Giuseppe Tropeano, considerato il precursore della «medicina sociale».

Napoli, Villa Tropeano cade a pezzi: sos per recuperare l'antico bene di Ponticelli

Il piano è stato approvato con una delibera del sindaco metropolitano «sulla base delle direttive impartite dall'Amministrazione sulla scorta delle risultanze istruttorie curate dalla Direzione amministrativa Patrimonio» dell'ente di piazza Matteotti: in esso rientrano gli immobili “a bassa redditività o a gestione particolarmente gravosa” o che “richiedono interventi di manutenzione onerosi”. Villa Tropeano ricade in entrambe le circostanze essendo da diversi lustri abbandonata e in condizioni critiche dal punto di vista strutturale e architettonico. Negli atti dell'ex Provincia si legge che in passato «la Soprintendenza ha autorizzato l’alienazione con prescrizioni del complesso Villa Tropeano». Difatti, non è la prima volta che il bene di Ponticelli è inserito nelle elenco degli immobili in vendita: già nel dicembre 2016 si era deciso di cedere l'antica dimora di Napoli Est all'Agenzia del Demanio così da renderla disponibile a ospitare gli uffici della Polizia di Stato. Nel medesimo atto, però, si specificava che in seguito ad «apposito sopralluogo congiunto con gli uffici tecnici, il consigliere delegato [aveva] potuto accertare che lo stato di degrado dell’immobile [rendeva] lo stesso non compatibile con le finalità dell'ente e non appetibile per il mercato immobiliare della compravendita». A cinque anni di distanza le condizioni del bene sono senz'altro peggiorate, così come evidenziato nel corso della recente riunione di commissione comunale 'Cultura' durante la quale è emerso che, prima di ogni eventuale progetto, sarebbe stato necessario inserire Villa Tropeano in un «piano di valorizzazione» e non di alienazione. Decisione presa, nei giorni scorsi, con la delibera del sindaco metropolitano.

La decisione di vendere il bene vede assolutamente contrari gli attivisti del neonato comitato "Villa Tropeano". «Da ottobre cerchiamo un confronto costruttivo con Città Metropolitana.

Dopo telefonate, pec, incontri e promesse l'unica risposta è stata una nuova delibera che ribadisce l'intenzione di vendere Villa Tropeano» afferma Lorenzo Sorianiello, uno dei portavoce della realtà. «Per noi del comitato, per i cittadini che in questi mesi ci hanno supportato, per chi abita il quartiere, è inaccettabile assistere all'ennesimo tentativo di speculazione sul patrimonio pubblico» spiega il cittadino che annuncia, per sabato 6 marzo alle ore 10 un presidio davanti ai cancelli del bene pubblico in via De Meis «per ribadire che Villa Tropeano è un bene comune, che può essere fin da subito fruibile per la cittadinanza e che c'è una comunità disposta a lottare contro il degrado, contro l'abbandono, contro le speculazioni, per la riqualificazione della Villa» evidenzia l’attivista.

Aperta nel 1928, Villa Tropeano è stata la prima struttura sanitaria del Mezzogiorno a occuparsi di giovani persone con gravi forme di disabilità così come evidenziato nelle ricerche dello storico Luigi Verolino che ha raccontato l’operato del Tropeano. La settecentesca villa e l'adiacente «Parco Concezione» dal 2004 sono proprietà dell'ex Provincia di Napoli, oggi Città Metropolitana, comprata con 3 milioni e 245mila euro con l'idea di adattarli a uso scolastico. Mai riqualificati e progressivamente abbandonati, occupati, vandalizzati e distrutti, i settemila metri quadrati di fabbricati e gli oltre trentasettemila di terreni necessitano di lavori di messa in sicurezza e recupero.

Non è detta l'ultima parola: il piano delle alienazioni immobiliari, infatti, deve essere esaminato e approvato dal Consiglio metropolitano che "può integrarlo o modificarlo". Inoltre, per Villa Tropeano non è specificata, negli atti pubblicati, la stima del valore dell'intero complesso.

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