Napoli, allarme in Floridiana: «C'è un maniaco che molesta i bambini»

Napoli, allarme in Floridiana: «C'è un maniaco che molesta i bambini»
di Giuseppe Crimaldi
Mercoledì 31 Agosto 2022, 23:58 - Ultimo agg. 2 Settembre, 17:33
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Nel Vomero senza pace, in un’estate da dimenticare - nella quale è cresciuto in maniera esponenziale l’allarme sicurezza - ci mancava solo il sospetto del maniaco molestatore. Si succedono segnalazioni (diverse sono giunte anche alla redazione del nostro giornale) di un uomo che compie atti osceni all’interno del parco della Floridiana. Prendendo di mira anche gruppetti di giovanissimi e minorenni. La notizia è stata raccolta nei giorni scorsi anche da un social, e precisamente su un gruppo molto noto e seguito da migliaia di persone su Facebook, per le finalità sociali che persegue. E tutto questo ha indotto a far scattare indagini serrate da parte delle forze dell’ordine, per cercare di verificarne l’attendibilità, ma soprattutto l’individuazione del soggetto.


Ci sarebbero dunque più testimoni oculari pronti a confermare i sospetti, anche se è sempre giusto attendere il lavoro degli investigatori. Tuttavia dai racconti di chi ha sollevato il caso emergono elementi convergenti sulle abitudini e le mosse del misterioso molestatore. Il quale agirebbe sempre negli stessi orari, e in zone nelle quali possono incrociare persone molto giovani, e non accompagnate. «Mi trovavo nell’area prospiciente il “tempietto” ionico, una decina di giorni fa, quando ho sentito le urla di alcune ragazzine che fuggivano sostenendo di aver incrociato un uomo che dopo essersi calato i pantaloni ha iniziato a masturbarsi - spiega uno dei testimoni - ma quando siamo corsi sul posto non c’era più nessuno». «Volevo portare a conoscenza di un episodio successo oggi in Floridiana - questa una seconda segnalazione giunta alcuni giorni fa - ma so che è successo anche altre volte, di persone che compiono atti osceni in Floridiana. Davanti anche a un gruppo di ragazzine. Ora io trovo assurdo che non esista un servizio di vigilanza, che giri nel parco e possa assicurare una sicurezza all’interno del parco.

E fortunatamente oggi non è successo nulla di più grave...».

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Naturalmente le segnalazioni sono state girate anche alle forze dell’ordine. Scattati immediatamente i controlli: ora si deve capire se la presenza di un possibile molestatore sia riconducibile a un periodo limitato, o se - piuttosto - c’è il rischio di un soggetto “seriale”: magari astuto, capace di sapersi guardare intorno prima di entrare in azione. Naturalmente la vastità di parchi, come quello della Floridiana, possono trasformarsi in luoghi ideali per maniaci e malintenzionati. Accade in ogni parte del mondo, purtroppo. Tuttavia le segnalazioni ricorrenti in quest’ultimo scorcio di agosto non devono essere sottovalutate. Anche perché, in un recente passato, sulla stessa Floridiana si erano accesi i riflettori di chi invocava più sicurezza per tutti.

 


Nessuno tocchi la Floridiana. La splendida tenuta del principe Giuseppe Caracciolo di Torella - poi acquistata nel 1815 da Ferdinando IV di Borbone e donata a Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia - era e resta un patrimonio dei vomeresi e di tutta la città. «Eppure - ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari - in un recente passato l’allarme sicurezza era già stato sollevato, per la presenza di tossicodipendenti e di maniaci sessuali che arrivavano a molestare persino i bambini. Il tutto, allora, per la totale incuria e per la mancanza di un’idonea vigilanza. Così come quando nel 1999 il Belvedere fu interdetto con una cancellata per evitare il lancio di pietre sulle abitazioni sottostanti, laddove invece sarebbe bastato collocare delle telecamere a circuito chiuso con un monitoraggio continuo o, in alternativa, prevedere un adeguato sistema di sicurezza». Quanto ai problemi di sicurezza - sostiene anche oggi Capodanno, come già aveva fatto in passato - per superare l’emergenza basterebbe istituire un posto di polizia all’interno del parco o quanto meno, così come già si è fatto in passato nel bosco di Capodimonte, avere un paio di agenti a cavallo o anche in bicicletta che perlustrano i viali durante l’orario di apertura».
 

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