«Un altro colpo alla storia e ai luoghi della cultura del Vomero - afferma amareggiato Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, commentando gli ultimi eventi -. In un quartiere, dove un tempo c'erano tante librerie, tanti luoghi anche d'incontro, come Guida e Loffredo, scompare anche un'altra delle bancarelle per i libri poste dinanzi al plesso scolastico Vanvitelli in via Luca Giordano».
Quando furono inaugurate agli inizi degli anni '80, queste bancarelle furono al centro di una notevole contestazione - ricorda Capodanno, che all'epoca era consigliere e poi anche presidente della Circoscrizione del Vomero -.
«Ma anche grazie all'impegno degli allora giovani titolari, che, sulla scorta di un apposito progetto, realizzarono delle strutture che ben si armonizzavano con l'ambiente circostante e che furono poste dinanzi ai cancelli della scuola, l'operazione andò felicemente in porto - sottolinea Capodanno -. Nel tempo queste bancarelle dei libri conquistarono non solo i vomeresi ma anche tante persone che raggiungevano la collina da altri quartieri di Napoli ma anche da fuori città, per consultare e acquistare libri e DVD».
Dal momento che ricordavano da vicino le storiche bancarelle di libri presenti lungo la Senna a Parigi - puntualizza Capodanno -, divennero note come «Les boites des bouquinistes», le bancarelle dei librai, resistendo anche alla recessione che da diversi anni a questa parte attanaglia il settore dell'editoria e, in particolare, quello dei libri, pure grazie alla cortesia e all'amabilità con le quali i gestori hanno sempre accolto l'affezionata clientela ».
«Ma di fronte al protrarsi e all'acuirsi della crisi la situazione è diventata insostenibile - sottolinea Capodanno -. Così, dopo che, nell'ottobre dell'anno 2019, una delle librerie aveva già abbassato le saracinesche e al suo posto era arrivata un'attività commerciale per la vendita di oggettistica e gli articoli da regalo, in questi giorni ne scompare un'altra. " E potrebbe non essere finita qui - prosegue Capodanno - . Perché anche gli altri gestori, perdurando la crisi del settore, potrebbero decidere di seguire l'esempio. Di conseguenza, dinanzi all'antico e prestigioso plesso scolastico, ci potremmo ritrovare alla presenza di una vera e propria area mercatale, dove vengono posti in vendita gli oggetti più disparati, al posto dei libri. Allora, se e quando dovessero scomparire tutti i «bouquinistes» di via Luca Giordano, rimarrebbero solo le «boites» e l'immagine della Senna diventerebbe solo un lontano e sbiadito ricordo ". Al riguardo Capodanno sollecita l'intervento dell'amministrazione comunale partenopea con interventi tesi a garantire la permanenza dei librai, adottando la massima vigilanza per queste attività di ambulantato esercitate su suolo pubblico, peraltro dinanzi a un plesso scolastico, con il rispetto delle destinazioni originarie.