Napoli, strada sprofonda a Marechiaro. L'ira dei residenti: ​«Sarà il caos»

Napoli, strada sprofonda a Marechiaro. L'ira dei residenti: «Sarà il caos»
di Gennaro Di Biase
Venerdì 20 Agosto 2021, 23:56 - Ultimo agg. 21 Agosto, 17:40
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Sprofonda Marechiaro. Paura e disagi per centinaia di residenti di via Franco Alfano, che ieri mattina si sono ritrovati con i piedi nel vuoto. A franare, intorno alle sette, è stato tutto il lato destro della Vecchia Discesa del borgo, all’altezza del ponticello storico della Marechiaro antica, a causa di «un tubo rotto», raccontano i residenti. La voragine - secondo i testimoni - ha continuato ad allargarsi per diverso tempo, «come burro in padella». Via interdetta ieri a veicoli e pedoni: sul posto sono intervenuti vigili urbani, pompieri e Protezione civile. Paura a parte, i cittadini, rimasti senz’acqua in pieno agosto, temono ora il «caos traffico», visto l’alto afflusso estivo di bagnanti e clienti di ristoranti.

Tubi vecchi, mattoni antichi, manutenzione sporadica. Un’altra fetta della collina più preziosa di Napoli abbandonata a se stessa, lasciata in balia del tempo che consuma balaustre e strade, alberi e manti stradali. Lo sprofondamento di ieri è il riverbero di ciò che avviene in via Posillipo, l’arteria principale dall’asfalto distrutto, poco distante in linea d’aria dal pezzo crollato di via Alfano. Una strada piccola, a senso unico, ma costellata di parchi e tantissime abitazioni. «Poteva davvero succedere una tragedia - racconta Peppe Mollo, residente - Quando ho guardato al di sotto del buco ho visto che la strada era vuota. Qualche auto poteva rimanere incastrata nella voragine. Alle 7 di mattina mi sono accorto che non c’era acqua, e che all’altezza del civico 22 c’era un buco di 2 metri e mezzo che continuava ad allargarsi. I vigili ci hanno spiegato che al di sotto del ponte c’è un tubo dell’acqua che perde. Ci sono anche i tubi del gas. Non si tratterà di una cosa breve, per quanto riguarda i lavori, ma almeno con l’acqua si faccia presto: è essenziale d’estate. Inoltre qui c’è la Ztl, ma solo fino alle 19. Poi arrivano clienti di ristoranti e turisti. Il traffico era già in tilt prima, con il parcheggio selvaggio. Ora sarà ancora peggio. Ora con l’auto dovrò scendere via Alfano e risalire tutta Marechiaro per arrivare in via Posillipo». «Dal balcone - aggiunge un’altra residente, Letizia De Tommaso - ho visto il muro che stava cadendo e la strada che si stava sbriciolando.

C’è un tubo che si è rotto, ci hanno detto, e la terra ha assorbito l’acqua prima di franare. Ci hanno spiegato che bisognava mettere l’area in sicurezza prima che Abc potesse iniziare i lavori. Questa è la strada che facciamo per uscire di casa. Ora è tutto chiuso, anche a piedi».

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La voragine complica l’estate nel bel mezzo dell’afflusso di bagnanti, scooter e auto verso la “fenestella” del borgo. La preoccupazione, si diceva, riguarda sia le tempistiche di ripristino dei dissesti sia la situazione del traffico, già di per sé delicatissima a Marechiaro in agosto. «Via Alfano non è affatto una strada secondaria, ma uno sfogo fondamentale per la viabilità della zona, usata in particolare dai residenti - avverte Sergio Mannato, presidente dell’associazione Borgo Marechiaro - A parte lo spavento ora ci aspettano giorni di enormi disagi in zona. Via Marechiaro si sovraccaricherà di veicoli, e si creeranno diversi problematiche per i bus. Perciò chiediamo una presenza massiccia delle forze dell’ordine in questi giorni».
 

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