Napoli: Whirlpool, un anno di battaglie:
«Una vertenza che non si può perdere»

Napoli: Whirlpool, un anno di battaglie: «Una vertenza che non si può perdere»
Domenica 31 Maggio 2020, 12:21 - Ultimo agg. 17:30
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Una diretta facebook per non dimenticare un anno di battaglie per mantenere viva la Whirlpool, quella in corso e promossa dai lavoratori della fabbrica. «In questi dodici mesi i lavoratori hanno avuto la capacità di resistere per sé e per gli altri. E tutto questo anche durante il lockdown, diventando protagonisti di una importante iniziativa di solidarietà»  ha detto il segretario generale della Uilm Campania, Antonio Accurso. «Sono stati bravi i lavoratori - ha affermato il segretario generale della Fim-Cisl di Napoli, Biagio Trapani - a non cadere in facili depressioni». «Quella della Whirlpool - secondo il segretario generale della Fiom Cgil di Napoli, Rosario Rappa - è una vertenza durissima. È una battaglia per difendere un presidio di legalità contro le mafie. Una vertenza che non si può perdere».

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« Napoli non vuole che la Whirlpool lasci la città. Io sono pronto a fare la mia parte, senza ingerenza alcuna, se volete», l'impregno del cardinale Crescenzio Sepe. «Chiudere la Whirlpool di Napoli avrà effetti devastanti su un territorio che merita investimenti - per Roberto Saviano - Quello che sta accadendo alla Whirlpool di Napoli è un segnale tremendo, che non possiamo subire senza unirci alla lotta dei lavoratori».

«Negli incontri con il Governo stiamo continuamente sottolineando le sofferenze, l'esasperazione di chi ha perso e sta perdendo il lavoro - per il sindaco Luigi de Magistris - Finora dall'altra parte ho trovato un'inadeguatezza, quindi tocca a noi essere non solo pungolo, ma protagonisti. Se chiude un'azienda a Ponticelli poi è la criminalità che conquista quei territori».

«Abbiamo cercato di fare uno sforzo enorme, proponendo un accordo di programma con un investimento di 20 milioni di euro. Ad oggi nessuna risposta - sottolinea il presidente della Regione Vincenzo De Luca - Abbiamo seguito questa vostra amara vertenza. Vi ringrazio tutti due volte perché state difendendo il lavoro e il pane per voi e per le vostre famiglie, ma per avere avuto generosità di donare il sangue, rispondendo al mio appello, avete mostrato di essere tenaci, combattenti, ma anche di avere grande generosità». 

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