Napoli, la zona arancione non ferma il caos: nuovo assalto al lungomare

Napoli, la zona arancione non ferma il caos: nuovo assalto al lungomare
di Paolo Barbuto
Domenica 21 Febbraio 2021, 23:00
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Non esistono restrizioni che tengano, i napoletani non riescono a resistere alla passeggiata domenicale, soprattutto a quella vicino al mare. E non fa niente se i ristoranti sono chiusi, si va lo stesso in giro, magari prendendo una pizza da asporto per mangiarla in piedi di fronte al Golfo, oppure un “cuoppo” di frittura da sgranocchiare nel cuore del centro storico, anche se cibo e bevande sarebbero proibiti in strada per via della pandemia. Il giorno numero uno del ritorno in zona di allarme per la diffusione della pandemia, la zona arancione, scorre sui napoletani come se non fosse accaduto nulla. L’inasprirsi delle limitazioni dovrebbe fungere da sistema d’allerta per la popolazione, un campanello di allarme che segnala il rinvigorimento della pandemia, però Napoli è sorda al campanello d’allarme.

Così, mentre i dati ufficiali registrano nelle ultime 24 ore l’ingresso di altri otto campani nelle terapie intensive, la crescita di 684 contagi (242 solo a Napoli) e il dramma di altri 9 morti in Campania, il popolo che non riesce a resistere al richiamo della passeggiata vicino al mare si lancia per strada.

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Anche ieri poderoso schieramento di forze, soprattutto sul lungomare: decine di poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani, passaggi spot dell’elicottero della Guardia di Finanza a bassa quota per sorvegliare dall’alto le possibili situazioni di eccessivo assembramento. 

Fortunatamente il livello di caos non ha raggiunto quello di sabato.

Non c’è stato bisogno di attivare il divieto di transito pedonale con le transenne, è stato importante che tanti uomini in divisa si mescolassero fra le persone chiedendo costantemente lo scioglimento degli assembramenti troppo intensi. 

Insomma, nessun momento di reale difficoltà, solo qualche lievissimo accenno di tensione quando in via Toledo una pattuglia di vigili ha chiesto a un artista di strada (l’uomo che suona i tamburi montati sul suo mezzo di locomozione a due ruote) di fermare l’esibizione che stava radunando troppe persone intorno a lui. L’uomo ha protestato con vigore ma poi s’è allontanato. Ha semplicemente lasciato passare i vigili e ha ricominciato ad esibirsi qualche metro più avanti, verso piazza Trieste e Trento, in un momento in cui c’erano meno controlli sulla strada. 

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Nella zona del lungomare e al Centro Storico in tanti non si sono persi d’animo i ristoratori (che oggi saranno a protestare a Roma per ottenere attenzione e ristori): hanno offerto ai passanti la possibilità di acquistare comunque pizze e cibo da asporto. Nessuna violazione alle norme, ovviamente, perché l’asporto è consentito. Sarebbe vietato, invece, fermarsi per strada, abbassare le mascherine e azzannare il cibo. La violazione è stata commessa da una quantità enorme di napoletani mentre le sanzioni sono state una manciata: difficile andare a multare una famiglia, papà mamma e due bimbi, seduti sul muretto del lungomare, faccia al Golfo, mentre mangiano la pizza dal cartone. Utile spiegare loro (è accaduto davanti ai nostri occhi) che quella situazione è vietata e che bisogna rispettare le regole se si vuole uscire dalla pandemia.

C’è stato anche il consueto assalto agli scogli con decine di ragazzi in costume a prendere il sole. Anche su quelle scogliere (anzi soprattutto lì) le mascherine erano completamente abolite anche quando i gruppi di ragazzi erano vasti. 

 

In mattinata si è verificato anche un incidente: una donna di una certa età s’è avviata sugli scogli per arrivare vicino al mare ma è scivolata ed è caduta in acqua. Immediato intervento di due giovani che erano nei pressi, i quali non hanno esitato a lanciarsi in acqua per salvare la donna. La vicenda è stata raccolta dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Borrelli al quale è stato inviato il filmato dell’evento: «Complimenti ai ragazzi che hanno soccorso la signora finita in mare - ha detto Borrelli - C’è però da domandarsi però come sia possibile che anche in piena zona arancione ci fossero centinaia di persone sugli scogli del lungomare dove addirittura sarebbe vietato salire e camminare. Il rispetto delle regole al di là della presenza delle forze dell’ordine è qualcosa che sta totalmente scomparso nelle abitudini di troppi cittadini e le conseguenze le stiamo pagando tutti».

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