Sparatoria sul lungomare, il pistolero nelle immagini delle telecamere

Sparatoria sul lungomare, il pistolero nelle immagini delle telecamere
di Nico Falco
Mercoledì 11 Aprile 2018, 07:08
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Si cerca un'automobile scura, vista schizzare lungo via Chiatamone subito dopo gli spari in direzione di via Nazario Sauro e che poi avrebbe svoltato verso via Acton. Le telecamere di sorveglianza, quelle installate lungo la strada e davanti ad alcuni esercizi commerciali e banche, avrebbero ripreso parte del raid. E in alcune immagini si vedrebbe proprio questa automobile, che sarebbe quella su cui sono fuggiti l'uomo che ha sparato e il complice. I carabinieri continuano con questi elementi le indagini sugli spari di sabato scorso sul lungomare, quando un uomo ha seminato il panico dopo un litigio e facendo temere anche ad un attacco terroristico. In strada sono stati rinvenuti sette bossoli e due ogive: una si era conficcata nel muro che costeggia le scale che da via Chiatamone portano in via Partenope, l'altra era finita nella carrozzeria di un'automobile parcheggiata.
 
Per risalire all'identità del pistolero i militari dell'Arma non possono contare sul racconto dei presenti: nessuno si sarebbe fatto avanti come testimone oculare della lite e i parcheggiatori abusivi, che presidiano notte e giorno la strada e che erano lì anche sabato sera, tengono le bocche cucite. Col passare delle ore la versione della discussione si rivela sempre più fondata. Il motivo sarebbe stato il furto di uno scooter che un giovane avrebbe affidato ad un parcheggiatore abusivo per fare un giro a piedi con una ragazza sul lungomare. Quando sarebbe tornato a riprenderlo, però, non l'avrebbe trovato. Avrebbe quindi chiesto spiegazioni all'abusivo, che avrebbe risposto di non saperne nulla. A quel punto il ragazzo, continuando a urlare, avrebbe telefonato a qualcuno che sarebbe arrivato in automobile a prendere lui e la ragazza. E, poco dopo, sarebbe ritornato insieme ad un altro uomo e avrebbe aperto il fuoco. Probabilmente quegli spari non sono stati esplosi per uccidere: escludendo la pallottola finita nell'automobile, l'unica ad altezza uomo, l'altra è stata rinvenuta in una parte in alto del muro e le restanti cinque ogive non sono state ritrovate, quindi verosimilmente sono state esplose verso l'alto. Di sicuro avrebbe potuto uccidere. Il rumore degli spari aveva scatenato il panico tra le centinaia di persone che quella sera si trovavano al lungomare. Molti, credendo ad un attentato, avevano precipitosamente lasciato la strada pedonale e i locali ed erano scappati. Parecchi, arrivati al luogo dove avevano lasciato l'automobile, erano poi rimasti bloccati: con la sparatoria erano scomparsi anche i parcheggiatori abusivi e, con loro, le chiavi delle vetture che gli automobilisti avevano consegnato; tra questi ultimi ci sarebbe anche un altro gruppetto che era stato segnalato alle forze dell'ordine, inizialmente indicato come coinvolto nella sparatoria, ma si è subito dopo capito che si trattava soltanto di persone che non riuscivano a recuperare le chiavi della propria vettura. Le testimonianze raccolte sul posto subito dopo l'accaduto e nelle ore seguenti parlavano di una Fiat Panda con a bordo quattro persone, tra cui una donna, ma dall'analisi della videosorveglianza è emerso che la vettura con cui era tornato il ragazzo potrebbe essere di tipo diverso; quella indicata potrebbe essere quindi soltanto una delle tante che, a quell'ora, transitavano in zona. Non avrebbe trovato riscontro nemmeno l'ipotesi del suv scuro visto in zona: la vettura sarebbe stata di un colore simile ma più piccola e a bordo ci sarebbero stati solo il ragazzo che poi ha sparato e un'altra persona.
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