Natale a Napoli, il pasticcio delle luminarie e l'ira delle Municipalità: «I fondi non bastano»

Incognita tempi e tanti dubbi «sull'opportunità» di destinare fondi alle luminarie natalizie

L'enorme installazione di Babbo Natale a piazza Garibaldi
L'enorme installazione di Babbo Natale a piazza Garibaldi
di Valerio Esca
Lunedì 7 Novembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 8 Novembre, 07:30
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Incognita tempi e tanti dubbi «sull'opportunità» di destinare fondi alle luminarie natalizie. Comincia con il piede sbagliato il tentativo del Comune di Napoli di stanziare 1,5 milioni - dal bilancio della Città metropolitana -, per l'illuminazione delle prossime festività di Natale. A ciascuna delle dieci Municipalità andranno 150mila euro, che serviranno per l'allestimento delle luminarie e per i costi dell'elettricità. Domani è fissato il termine ultimo entro il quale i parlamentini dovranno decidere se aderire o meno all'iniziativa. In caso contrario i fondi andranno persi. Le incertezze sono tante, al netto delle tempistiche ristrettissime. Basti pensare che la riunione in sala giunta per discuterne si è tenuta venerdì. Le giunte municipali non hanno avuto neanche il tempo di confrontarsi e capire la fattibilità o meno del piano da mettere in campo.

I tempi sono strettissimi, i fondi sono pochi e i dipendenti delle Municipalità, che dovranno dialogare con la task force comunale - messa a disposizione dall'assessore alle Attività produttive Teresa Armato -, si contano sulle dita di una sola mano. Addirittura la Camera di commercio quest'anno ha preferito evitare di riproporre il progetto degli scorsi anni. Il caro energia impone agli enti pubblici di evitare sprechi e la sobrietà è un imperativo categorico. «Noi aderiremo all'iniziativa - spiega Giovanna Mazzone presidente della prima Municipalità (Chiaia-San Ferdinando-Posillipo) -. Certo non sarà semplice nel giro di 20 giorni fare un progetto, i bandi e scegliere le ditte che possano occuparsi degli allestimenti. Oltre al fatto che questi 150mila euro servono in quota parte per pagare l'elettricità. Tutto questo in un panorama di difficoltà estrema nel quale operano le Municipalità. Io ho soltanto due tecnici che sono sobbarcati di lavoro». Fabio Greco della terza (Stella-San Carlo) ammette: «Mi confronterò con la giunta oggi, ma onestamente parliamo di una cifra molto esigua, per un territorio come il mio che è ampissimo. Sono onestamente un po' in imbarazzo, perché ho tante piazze e strade e non posso illuminare una zona sì e un'altra no. Quindi bisognerà trovare una soluzione che possa accontentare tutti. Credo che aderiremo, ma sarà una scommessa». Maria Caniglia (presidente della quarta Municipalità), attende un confronto con i tecnici del parlamentino e con la giunta prima di decidere il da farsi. Più convinta Clementina Cozzolino, presidente della Municipalità Vomero-Arenella: «Accettiamo questa sfida.

Sarà già un Natale difficile e noi vogliamo dare un messaggio di speranza. Ci aspettiamo anche una mole di turisti importante nella zona collinare e vorremmo accoglierli in un'atmosfera natalizia».

 

Qualche critica in più arriva dalle periferie. Sandro Fucito, che guida il parlamentino di Napoli est, San Giovanni-Barra-Ponticelli, parla di «polpetta avvelenata». «Questa storia ha dell'incredibile - tuona Fucito - Al progetto delle luminarie ha rinunciato finanche la Camera di commercio dopo un anno di preparazione. Come pensiamo di poterci riuscire noi, che non abbiamo risorse e non abbiamo l'organizzazione per poterlo fare? Il tutto in un mese di tempo. Piuttosto questi fondi si destinino a iniziative solidali per Natale. Nelle periferie non credo che il primo pensiero dei cittadini siano le luminarie». Dalla zona Nord, Nicola Nardella (presidente a Scampia-Piscinola-Marianella-Chiaiano), rimarca: «È un'iniziativa che smuove il commercio, ma credo che sia più importante concentrarsi su tutti altri temi. Le priorità non sono le luminarie, ma potenziare il verde, la manutenzione delle scuole e delle strade. Con il caro energia non mi sembra una priorità investire risorse sulle luminarie». Spiegare alle persone la scelta di una spesa ingente o meno per le luminarie natalizie, in un contesto di profonda crisi economica delle famiglie - alle prese con le bollette dell'energia elettrica -, sarà un'impresa titanica. 

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