Natale al tempo del Covid, monsignor Battaglia: «Restiamo uniti aiutando gli altri»

Natale al tempo del Covid, monsignor Battaglia: «Restiamo uniti aiutando gli altri»
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 17:24
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Sarà un Natale diverso ma proprio per questo il 2020 deve far «emergere la forza cristallina della Natività perché anche in questo tempo vi è un significato da svelare, una verità utile ad orientare, trovando oggi nuove rotte per domani». Ne è sicuro monsignor Domenico Battaglia, già prete degli ultimi in Calabria e vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata dè Goti, che il Papa ha scelto come successore del cardinale Crescenzo Sepe a Napoli.

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Nell'editoriale che Famiglia Cristiana pubblica sul numero domani in edicola, monsignor Battaglia ragiona di un Natale che, a causa della pandemia, vivremo con «distanza imposta, gli occhi bassi e sfuggevoli, i passi veloci». «Fissiamo lo sguardo sulla stella che porta a Betlemme», invita il presule, «per scorgere Gesù povero che nasce, nei paesi senza luci e senza rumori, per celebrare ancora la vita.

Nasce per te, per me; per chi abita le gelide ambulanze, per chi è ricoverato in ospedale con il cuore in gola e la paura di non farcela; per chi è a casa e aspetta il ritorno dei propri cari. Nasce nelle mani che sanno custodire e prendersi cura; negli occhi che infondono speranza; nei sorrisi che, anche da dietro una mascherina, riescono a donare forza». «Facciamoci vicini all'altro, seppur in una distanza a prova di contagio», termina monsignor Battaglia. «Creiamo ponti capaci di non far andare alla deriva nessuno, cominciando dai più deboli, da chi fa più fatica». «Non fermiamoci al numero dei partecipanti al pranzo di Natale, ma cogliamo l'occasione per accorgerci di chi c'è accanto». 

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