Natale a Napoli, ingorgo Galleria: Comune e commercianti si contendono gli eventi

Dal concerto per Pino ai mega alberi: «Troppe iniziative negli stessi giorni»

Il tradizionale albero di Natale nella Galleria Umberto
Il tradizionale albero di Natale nella Galleria Umberto
di Valerio Esca
Martedì 8 Novembre 2022, 23:58 - Ultimo agg. 9 Novembre, 19:26
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Il grande ingorgo del Natale nella Galleria Umberto. Cominciano i preparativi in vista delle prossime festività - in fondo manca un mese all’Immacolata -, ma il rischio di creare una rotta di collisione tra diverse iniziative è dietro l’angolo. Da una parte c’è il Comune di Napoli, che il 29 dicembre, in prossimità del Capodanno, organizza in Galleria un concerto nel nome di Pino Daniele. Alex, figlio e manager di Pino, dirigerà lo spettacolo musicale «Qualcosa arriverà», saranno coinvolti anche i giovani del conservatorio San Pietro a Majella; dall’altra la Camera di commercio, che mette a disposizione 500mila euro per l’istallazione di 10 mega alberi di Natale (il bando di gara è ancora in corso), uno dei quali dovrebbe finire proprio in Galleria. Da piazza Bovio si era anche ipotizzato di mettere in piedi un presepe gigante all’interno della stessa, ma a causa dei tempi stretti si è optato per la scelta dell’albero. 

Il concerto del 29 dicembre richiamerà centinaia se non migliaia di napoletani. Al netto della suggestività del luogo, a fare da traino ci sono le musiche del grande Pino Daniele. L’obiettivo è di riempire tutta la Galleria di napoletani e turisti. Un bel calcio per spazzare via il degrado. L’albero a quel punto sarebbe di troppo.

Ciro Fiola, presidente della Camera di commercio, è di poche parole, ma chiarisce il suo punto di vista: «Non realizzando il progetto delle luminarie, come gli scorsi anni, abbiamo comunque deciso di regalare ai napoletani i simboli del Natale.

Un segno di serenità. Se poi il Comune ci chiederà di non realizzare l’albero in Galleria, perché a Palazzo San Giacomo hanno un’idea diversa per quel periodo lo metteremo altrove. Dove? In periferia». 

Sul versante luci natalizie è scaduto ieri il termine di adesione delle dieci Municipalità al progetto lanciato dal Comune, che ha messo sul piatto 1,5 milioni di euro – fondi della Città metropolitana - per le luminarie. A ciascuna Municipalità andranno 150mila euro, che serviranno per il montaggio e lo smontaggio delle installazioni luminose e per i costi dell’elettricità. Soltanto il presidente della sesta (San Giovanni-Ponticelli-Barra) Sandro Fucito ha chiesto un giorno in più per un approfondimento tecnico con i suoi uffici. «Bisogna valutare bene il da farsi - spiega Fucito -. Noi vorremmo anche aderire, ma bisogna chiarire bene alcuni termini. Si rischia di fare un salto nel buio di proporzioni immani». 

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L’assessore alle Attività produttive Teresa Armato spiega: «Le Municipalità aderiscono tutte e di questo siamo ben lieti. Si tratta di una grande opportunità che vogliamo dare alle Municipalità, anche in vista di un discorso più ampio sul decentramento mai realizzato degli enti di prossimità. Così mentre in altre città si decide di non fare le luminarie, noi andiamo in controtendenza grazie al supporto economico della Città metropolitana. Se c’è bisogno di un supporto tecnico siamo pronti a sostenere i parlamentini attraverso i nostri uffici e quelli dell’ex Provincia. Non sarà un natale al buio né per i napoletani né per i turisti» conclude Armato. Dai parlamentini i dubbi sui temi e sulle poche risorse restano, ma i presidenti sono pronti ad accettare la sfida. «Una volta dato il semaforo verde dobbiamo capire bene le tempistiche, perché abbiamo poco meno di un mese per fare tutto - spiega la presidente della prima Municipalità Giovanna Mazzone - A Chiaia e San Ferdinando, che comprende parte dei Quartieri Spagnoli, non possiamo permetterci di lasciare le strade al buio. 

 

Parliamo di zone ad alto richiamo commerciale. Non sarà semplice, ma è nostro compito provarci». «Valuteremo per non lasciare nessuno spazio al buio, 6 o 7 istallazioni luminose grandi, da mettere nelle piazze della Municipalità» ribadisce il presidente della terza (Stella-San Carlo), Fabio Greco. Nicola Nardella, presidente del parlamentino di Scampia, ribadisce quanto già detto a Il Mattino lunedì: «Abbiamo aderito, ma non dimentichiamo che il nostro territorio necessita di altre priorità, come verde e manutenzione delle scuole». Anche a Fuorigrotta-Bagnoli, Carmine Sangiovanni chiarisce: «Non possiamo dire no a questi fondi. Adesso individueremo le modalità con le quali poter acquistare le luminarie».

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