Nel porto di Napoli la prima diga che cattura l'energia delle onde

Dimemo - molo San Vincenzo (porto di Napoli)
Dimemo - molo San Vincenzo (porto di Napoli)
di Ilenia De Rosa
Giovedì 14 Gennaio 2016, 19:15 - Ultimo agg. 21:23
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Napoli. Stravolge l’originaria filosofia alla base delle dighe marittime: cattura la potenza del moto ondoso, anziché dissipare energia. Si chiama «Dimemo» ed è una tecnologia che si integra al 100% con le infrastrutture portuali, con il vantaggio di produrre elettricità pulita. Il primo impianto è stato realizzato nel golfo di Napoli, presso il molo San Vincenzo, l’antica diga sopraflutto del porto. I lavori di realizzazione del progetto finanziato dal Miur sono finiti da pochi giorni. Il prototipo è pronto e tra poche settimane verrà affidata alla Seconda università di Napoli l’attività di studio e sperimentazione.

«Condurremo una serie di analisi – afferma Diego Vicinanza, professore associato di ingegneria costiera presso la Seconda Università di Napoli – che ci consentiranno di migliorare ulteriormente il progetto. Per la forza del moto ondoso, la tecnologia ha il potenziale di attrarre l'interesse dei Paesi europei che si affacciano all'Atlantico e al mar Baltico, ma anche in Italia potrebbe essere conveniente, perchè i costi sono simili a quelli delle opere tradizionali. I siti ideali sono la costa ovest della Sardegna e ovest-sud-ovest della Sicilia». «Ci auguriamo che ben presto vengano realizzati ‘green port’ con tecnologie di conversione dell’energia del moto ondoso in elettricità» aggiunge Pasquale Contestabile, responsabile del progetto.