Napoli, la rivolta silenziosa ​dei giardinieri fai-da-te

Napoli, la rivolta silenziosa dei giardinieri fai-da-te
di Giuliana Covella
Domenica 12 Luglio 2020, 09:47
4 Minuti di Lettura

Da San Pietro a Patierno ai Colli Aminei, da Scampia alle Case Nuove. Da un quartiere all'altro è un fiorire di giardinieri fai da te che si prendono cura degli spazi verdi. Che ci sia da potare alberi, rimuovere rifiuti o tagliare erba, sono tanti i volontari che continuano a scendere in campo per la manutenzione di parchi e aiuole di Napoli. Iniziative che vedono protagonisti giovani, mamme e anziani nell'opera di tutela e salvaguardia dei beni comuni, data l'assenza di giardinieri comunali. Un elemento quest'ultimo che accomuna gran parte delle 10 Municipalità, dove gli operatori del Comune sono andati in pensione o diminuiti nel numero o, peggio ancora, ridotti a zero. E i risultati sono quelli che, purtroppo, si vedono in tanti polmoni verdi abbandonati all'incuria. 

LEGGI ANCHE La Colombaia di Ischia, altro allarme: pianta tossica invade il parco

Dal Rione Monterosa di Scampia, dove un gruppo di residenti si sono rimboccati le maniche pur di vedere di nuovo rigoglioso il verde della pineta dove abitano, agli altri quartieri della zona nord sono tante le iniziative di cittadinanza attiva che si adopera per la cura del verde. Dopo gli interventi realizzati nelle aiuole di piazza Dante, a San Pietro a Patierno i volontari dell'associazione Oltre il Giardino coordinati da Gesco per la campagna Adotta uno spazio verde hanno ripulito prato e aiuole del parco Aquino. La manutenzione straordinaria è durata una settimana: il tempo necessario a ripristinare lo stato luoghi, in modo da renderli accessibili ai bambini e alle loro famiglie. Abbandonato all'incuria a causa del lockdown, il parco di 3mila metri quadri con alberi ad alto fusto e area giochi, non era più stato riaperto. «Il nostro obiettivo - spiega Sergio D'Angelo, presidente di Gesco - è rendere Napoli una città verde, bella non solo per i suoi monumenti ma anche per i giardini pubblici. Per questo rinnovo l'invito a contribuire alla campagna ricordando a tutti che per mantenere la nostra città pulita e vivibile non basta la manutenzione straordinaria, ma serve un'attenzione quotidiana». L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Comitato di Tutela Ambientale di San Pietro a Patierno. «Da un anno stiamo sensibilizzando Comune, Municipalità e cittadini invitandoli a scendere in campo con noi - dice una dei portavoce Maria Sellitto - Ma le istituzioni devono organizzarsi con giardinieri e sorveglianti dei parchi, altrimenti questi interventi cadranno nel vuoto».

In prima linea da una zona all'altra della città anche l'Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente Fondali Marini, che svolge attività a tutela del verde su richiesta delle pubbliche amministrazioni. «Siamo intervenuti insieme ad Asia e alle varie Municipalità nei giardinetti di via Aniello Falcone, in piazza Quattro Giornate e con il Rotaract Castel dell'Ovo in piazza Vittoria, in Cupa Imparato e via Pietravalle. In corso abbiamo gli affidi di altre aree verdi a via Tevere e a Chiaia», dice il presidente Vincenzo Desidery. Giardinieri fai da te pure alle Case Nuove con detenuti in affido come volontari, tra cui Pasquale, 49 anni, sposato e padre di quattro figli, che ogni mattina viene da Casoria per tenere pulite le aree verdi delle scuole. «Sono arrivato qui un anno fa grazie al progetto Marinella e gli aquiloni con l'associazione Obiettivo Napoli, da allora non me ne sono più andato». Con Pasquale ci sono gli altri volontari del servizio civile: Emanuele, Mattia, Annalisa, Gerardina, Maria, Juna, Ettore, Gennaro, Francesco, Miriana e Giusy che, oltre a prendersi cura degli spazi verdi, assistono i più bisognosi dal periodo del lockdown. «Grazie alla collaborazione con gli assessori a scuola e ecologia della II Municipalità Susy Cimminiello e Luigi Petroli - dice Bianca Esposito, coordinatrice del progetto - abbiamo iniziato le attività di diserbo e cura del verde all'asilo nido San Marcellino e all'istituto comprensivo Borsellino. Interverremo nei cortili di altri plessi prima che i bambini tornino sui banchi».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA