Neonato ustionato a Portici, Vincenzino migliora: è sveglio e si alimenta

Neonato ustionato a Portici, Vincenzino migliora: è sveglio e si alimenta
di Carla Cataldo
Domenica 4 Aprile 2021, 12:00 - Ultimo agg. 5 Aprile, 17:18
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Il piccolo Vincenzo sta meglio. È sveglio, mangia, risponde bene alle terapie. Un bollettino confortante in vista delle prossime settimane. Giorni decisivi per il futuro del neonato partorito in casa a Portici, e arrivato in ospedale con ustioni su quasi tutto il corpo. «Il bambino è sveglio sta migliorando», sono le parole del dottor Antonino di Toro, direttore del reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale partenopeo.

Per il piccolo la strada è ancora lunga e tortuosa. Nei giorni scorsi i medici che si stanno occupando di Vincenzo hanno verificato le condizioni della cute danneggiata dalle ustioni. Le prossime settimane saranno molto importanti per l'innesto cutaneo a cui sarà sottoposto. Sarà valutato l'attecchimento della cute, una fase molto delicata durante la quale si dovrà stare ben attenti alle infezioni che potrebbero insorgere. I genitori del bambino - Concetto Bocchetti di 46 anni e la madre Alessandra Terracciano trentaseienne - sono tutt'ora in carcere con l'accusa di maltrattamenti e abbandono di minore.

Secondo una prima ricostruzione al vaglio dagli inquirenti il neonato pare possa essere stato lavato con prodotti non adatti, come candeggina. Sul fronte giudiziario si attende l'esito del ricorso al Riesame. Secondo la difesa infatti, l'uomo non potrebbe reiterare il reato e inoltre la misura cautelare metterebbe a rischio il lavoro del suo assistito. Attività professionale con la quale paga il mantenimento di altri cinque figli avuti da precedenti relazioni e ora in affido alle madri. Così come per Bocchetti anche gli avvocati Fabio Martullo e Gianluca Sperandeo - che difendono la madre del bambino - sperano nel Riesame che si terrà martedì. I legali della donna hanno chiesto che la signora Terracciano venga trasferita in una struttura idonea, in quanto la donna soffre di problemi psichiatrici.

 

A gennaio 2020 fu infatti, sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio. Alla coppia, la scorsa estate erano stati tolti altri due bambini dopo una violenta lite scoppiata nel paesino di Cariati Marina, dove la famiglia si trovava in vacanza. Le autorità preposte decisero di trasferire i bambini in una struttura protetta, avviando le procedure per darli in adozione, come era già accaduto per altri figli della coppia. La donna avrebbe avuto un primo figlio all'età di sedici anni. Il piccolo fu subito dato in adozione, mentre altri tre li avrebbe dati alla luce anni fa con un compagno diverso. I carabinieri di Portici e Torre del Greco continuano a indagare per capire cosa sia accaduto nell'appartamento di via Diaz tra il 12 marzo, giorno in cui intervenne la prima ambulanza, subito dopo il parto, e il 16 marzo, quando nella casa di Portici scattò il secondo blitz che portò alla scoperta del bambino ferito. 

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