Neonazisti a Napoli, nel mirino l'ex militante di Forza Nuova: addestramento da Rambo in Polonia

Neonazisti a Napoli, nel mirino l'ex militante di Forza Nuova: addestramento da Rambo in Polonia
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 21 Ottobre 2021, 07:03 - Ultimo agg. 22 Ottobre, 07:19
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È stato per un certo periodo legato a Forza Nuova, mentre qualche mese fa è stato destinatario di una perquisizione. In passato ha viaggiato, destinazione est europeo. Ed ha trascorso un periodo in Polonia: non per un viaggio di lavoro, né per appagare la propria curisità da turista, ma per fare parte da allievo ad un campo di addestramento. A cosa? Addestramento per l'uso delle armi, quelle lunghe e quelle corte, per essere pronto a qualsiasi circostanza. Un addestramento da Rambo, da specialista delle azioni belliche, che è finito al centro delle indagini della Procura di Napoli. Una vicenda che vede coinvolto il 24enne Gianpiero Testa, in uno scenario investigativo in cui si punta a fare chiarezza sull'esistenza di un gruppo di matrice eversiva: un gruppo di estrema destra, che punta a veicolare idee naziste e suprematiste. 

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Non solo tam tam ideologico, ma anche la presenza di armi - come è emerso nel corso di un blitz a casa di uno dei soggetti coinvolti lo scorso mese di maggio. Inchiesta condotta dai pm Antonello Ardituro e Claudio Onorati, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Lucantoni e dello stesso procuratore Gianni Melillo. Proviamo a fare chiarezza, alla luce degli accertamenti condotti dalla Digos del primo dirigente Antonio Bocelli, sulla scorta di quanto rinvenuto nel corso delle perquisizioni. Agli atti anche possibili contatti tra Giampiero Testa e Maurizio Ammendola, presunto leader della cellula campana del gruppo che fa capo al sito L'ordine di Hagal. Una sorta di cellula, che ha adesioni e aderenze in mezza Italia, a giudicare dalle perquisizioni firmate due giorni fa dalla Procura di Napoli. Sotto i riflettori, anche la posizione di Michele Rinaldi, vicepresidente del Gruppo di Hagal, ma anche riconducibile ad un account di Instagram a nome di Michael Lebowski, dal quale è possibile ricavare post dall'eloquente riferimento neonazista.

Negazione dell'Olocausto, rivendicazione del primato della razza, riferimenti ideologici che diventano inquietanti rispetto a quanto emerso fino a questo momento dalle varie perquisizioni firmate dagli inquirenti napoletani. Inevitabile a questo punto una domanda: a che servivano addestramenti alla Rambo, per soggetti che si dichiarano avversari dell'ordine costituito? E qual è stato il circuito delle armi? A che serviva il fucile sequestrato lo scorso maggio? Domande che ora attendono risposte, in particolare dall'analisi dei flussi di conversazioni che verranno analizzate in queste ore, grazie allo spulcio del materiale informatico. Fanatismo e armi (con tanto di propaganda no green pass, miscela decisamente esplosiva. 

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