No vax a Napoli, rivolta a piazza Dante: «Incassi in calo del 40%, liberateci»

No vax a Napoli, rivolta a piazza Dante: «Incassi in calo del 40%, liberateci»
di Gennaro Di Biase
Martedì 23 Novembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 24 Novembre, 14:16
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La statua di Dante è ormai la casa dei No vax napoletani. I sit-in contro le dosi e il certificato verde vengono organizzati ogni sabato, nella piazza-snodo del centro storico, da varie settimane a questa parte. «A volte arrivano anche lontano dai weekend spiegano i commercianti della zona Questo ci preoccupa dal punto di vista sanitario, in funzione della quarta ondata, e incide poi negativamente sui nostri affari». Gli imprenditori denunciano incassi inferiori fino al «70%», durante le riunioni. Titolari di bar, ristoranti e librai non ci stanno, e chiedono tra l'altro di «delocalizzare» l'appuntamento fisso di chi non si fida della comunità scientifica ufficiale. 

I gestori parlano di reunion fisse e «sempre più frequenti», nel mese di novembre. La Digos monitora costantemente le attività dei No vax partenopei. Va detto, in ogni caso, che non si sono registrati episodi violenti nel corso degli appuntamenti. Striscioni, attività promozionale No vax, ma per fortuna, finora, niente scontri. E ovviamente niente mascherine (contrariamente a quanto prescritto da un'ordinanza regionale, che ne prevede l'obbligo in luoghi aperti e affollati). La situazione infatti preoccupa vari commercianti, e sotto più punti di vista. Innanzitutto, il pericolo di contagio. «I No vax ci hanno adottati, purtroppo - sospira Rosanna Bazzano, titolare del bar Il Tempo del vino e delle rose in piazza Dante - La questione ci preoccupa di più, con l'arrivo della quarta ondata.

Stazionano al centro della piazza, sotto la statua. Li ho visti riunirsi tre volte nell'ultimo mese. Parlottano tra loro, fanno proselitismo tra i passanti, si assembrano senza mascherina. Non sono tantissimi. Nei giorni scorsi erano una cinquantina. Non sembravano in corteo, e li ho riconosciuti dal grosso manifesto No Green pass. Vorrei chiarire che noi non siamo contro chi la pensa diversamente, ma a preoccuparci è soprattutto la questione sanitaria. Se ci sono delle leggi che vietano assembramenti senza mascherina, vanno rispettate. Se ci richiuderanno, ne pagheremo tutti le conseguenze». 

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L'altra questione riguarda l'indotto di questo Natale, decisivo per tante attività che cercano di lasciarsi alle spalle la crisi economico-pandemica. «Gli avventori calano parecchio quando ci sono i No vax - prosegue Bazzano - Si svuotano anche i nostri tavoli esterni e gli incassi si riducono quasi del 70%». «Vengono qui ogni sabato, anche più volte a settimana - spiega Angelo Martino, titolare del ristorante Al 53 - Arrivano alla spicciolata, a gruppi o singolarmente. E organizzano un sit-in proprio sotto la statua del sommo poeta. La cosa ci mette un po' in difficoltà, perché esprimono sì le loro idee, ma sono idee in contrasto con le regole attuali. L'anno scorso eravamo tutti chiusi in casa. Ci stiamo riprendendo, finalmente, dal Covid, e il Green pass è stato lo strumento che ha risollevato le nostre attività, fino a portarle vicino ai record di fatturato. Cosa bisogna ancora dimostrare per convincere le persone a vaccinarsi per uscire dall'incubo della pandemia? Ognuno è libero di esprimere le sue idee, ma tanti passanti si spaventano, di fronte a No vax, e questo purtroppo incide anche sui nostri affari. Mi chiedo se sia possibile delocalizzare questi sit-in, magari in luoghi meno affollati». «La riunione dei No vax ci crea enormi disagi - aggiunge Liliana Borrelli delle librerie Pacifico - In questo periodo, il loro appuntamento si fa proprio di sabato, che per noi è il giorno lavorativo migliore della settimana. Sono tantissimi i turisti, i giovani e le famiglie che escono dalla metropolitana. Lavoriamo tanto con le bancarelle esterne, e quando ci sono i No vax la gente non si ferma ad acquistare i libri. Perdiamo il 40% dell'incasso. Fa poi impressione la folla senza mascherine. Li guardo da lontano, e la piazza senza sicurezza mi mette paura, specialmente nel momento in cui si parla di quarta ondata». Sempre in tema di lotta al Covid, nei prossimi giorni, e quasi certamente in vigore già dal prossimo weekend, è attesa l'ordinanza comunale di disciplina del flusso pedonale tra Decumani e San Gregorio Armeno. 

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