No-Vax, a Napoli è boom nelle Asl:
«Sarebbe meglio aspettare un po'»

No-Vax, a Napoli è boom nelle Asl: «Sarebbe meglio aspettare un po'»
di Ettore Mautone
Mercoledì 30 Dicembre 2020, 05:02 - Ultimo agg. 13:17
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Sono ancora incerte e piuttosto basse le percentuali di adesione volontaria, alla campagna vaccinale anti-Covid, registrate nelle Asl campane. Un conteggio preciso non è semplice considerando le varie articolazioni dei servizi che costituiscono il bacino dei candidati, ma facendo riferimento ai soli dipendenti diretti si parte da una base che non supera il 50-60 per cento. Le piattaforme online consentono di raccogliere richieste fino alla Befana e dunque per tirare le somme si dovrà attendere almeno la prima settimana di gennaio. Ma, in questa prima fase, alla vigila della partenza, in cui gli uffici stanno registrando e archiviando il consenso al trattamento dei dati personali, non mancano medici, infermieri, operatori socio-sanitari e soprattutto amministrativi, magari non impiegati in prima linea, che alimentano le rinunce. Le defezioni? Motivate soprattutto dalla complessa catena del freddo da rispettare che potrebbe compromettere l'efficacia di questo innovativo vaccino, ovvero dal fastidio e timore della doppia somministrazione. C'è anche chi è attendista e aspetta alla finestra gli altri vaccini in arrivo ovvero intende verificare cosa succede dopo le prime punture.


IL V-DAY
Il traino del successo della giornata dimostrativa del 27 dicembre - che ha scatenato una vera e propria corsa al vaccino con quasi il 100 per cento di adesioni e proteste di chi è rimasto fuori - sembrerebbe aver tuttavia centrato l'obiettivo visto che ieri fino a ora tarda gli uffici delle Asl erano al lavoro per aggiornare le anagrafiche e stabilire le priorità. Un'impennata che ha riguardato soprattutto i grandi ospedali, come Azienda dei Colli (Cotugno - Monaldi - Cto), Pascale, Cardarelli e Santobono che hanno raggiunto percentuali ragguardevoli fino all'80 per cento. All'azienda dei Colli, a fronte di 4mila dipendenti, le adesioni sono al 75 per cento. La precedenza andrà alle aree critiche e ai pronto soccorso. C'è poi il Pascale: anche qui adesioni attestate all'80 per cento su circa mille. Al Policlinico Federico II sono in 7 mila, tra operatori, docenti e studenti dell'ultimo anno o specializzandi nella compagine da vaccinare (80 per cento).
Oggi arrivano le prime 1.500 dosi per le prime 700 persone. Precedenza in base alla esposizione al rischio. Al Policlinico Vanvitelli sono 4500 i prenotati quasi l'80 per cento dei dipendenti. I sanitari che lavorano in area Covid saranno i primi. Alla Napoli 1 si parte da una base di 10mila prenotati (47 per cento) ma già ieri sono attivate centinaia di nuove adesioni. Alla Napoli 3 sud il lavoro è in progress: finora 987 i dipendenti prenotati. Da aggiungere ci sono 565 medici di famiglia, 89 pediatri, un centinaio di specialisti, i dipendenti delle Case di cura, gli altri accreditati, le Rsa, i guariti e 1200 farmacisti per un totale di oltre 10 mila di cui solo 2.870 hanno già alzato la mano. A Napoli 2 nord, infine, si arriva al 60 per cento del totale di 14 mila addetti interni ed esterni. Anche qui i numeri sono in continuo aggiornamento.

Le prime punture oggi alle 9,30 a Ischia e Frattamaggiore dove avverranno oggi le prime consegne.

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I CANDIDATI
La Regione ha calcolato, in questa prima fase, circa 155 mila in totale i candidati al vaccino, compresi amministrativi, autonomi, convenzionati, dentisti, farmacisti e fornitori. Le 136mila dosi assegnate dal ministero dovrebbero essere dunque più che sufficienti. In base alle ultime direttive per ogni fiala si potranno ottenere 6 dosi anziché 5 come stabilito inizialmente. Il 16 di gennaio sarà somministrata la seconda dose ai primi 720 vaccinati nella giornata del 27 dicembre. Per tutti i contagiati dal virus, inizialmente esclusi, è appena giunta indicazione che saranno recuperati in coda. Chi sarà vaccinato per primo e in quale ordine saranno chiamati quelli già prenotati? Su questo fronte non c'è alcuna indicazione vincolante. Di certo, tutte le dosi saranno somministrate entro metà gennaio. Per il richiamo, bisognerà attendere l'arrivo, a fine gennaio, del secondo stock di 250mila dosi. Intanto, in tutte le aziende sanitarie sono stati organizzati i turni di servizio dei vaccinatori. Si lavorerà anche oggi e a Capodanno. Solo alcuni punti di somministrazione periferici (Ariano Irpino e altri delle aree interne) aspetteranno un giorno in più. Si dovrebbe procedere al ritmo di 100 o 200 vaccinazioni al giorno.

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