Quaranta sacchi di rifiuti contenenti scarti di lavorazione tessile: tutti abbandonati nelle campagne di Piazzolla, popolosa frazione di Nola. Li hanno trovati gli agenti del nucleo ambientale della polizia locale guidati dal maggiore Emiliano Nacar che, dopo essersi messi sulle tracce degli eco pirati hanno individuato i responsabili. Si tratta di un laboratorio abusivo specializzato nella lavorazione di tessuti. Un capannone di 500 metri quadrati gestito da soggetti di nazionalità pakistana. Durante il blitz, i caschi bianchi hanno accertato l’assenza delle autorizzazioni ambientali e del registro di carico e scarico dei rifiuti. L’ispezione effettuata ha consentito di accertare le responsabilità dei titolari dell’azienda fantasma rispetto all’abbandono dei rifiuti rinvenuti nei dintorni. Immediati i sigilli allo stabile ed alle attrezzature utilizzate per la lavorazione.
