Napoli, non c’è pace per la scuola di Bagnoli: sesto raid e scontro preside-genitori

L'Istituto Comprensivo Madonna Assunta
L'Istituto Comprensivo Madonna Assunta
di Gennaro Morra
Mercoledì 17 Luglio 2019, 19:48 - Ultimo agg. 19:52
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Non c’è pace per la scuola “Madonna Assunta”, l’Istituto Comprensivo di Bagnoli che nelle ultime sei settimane è stato bersaglio di ben sei atti vandalici. L’ultimo raid è avvenuto l’altra notte, quando i soliti sconosciuti si sono introdotti nell’edificio scolastico e hanno portato via apparecchi elettronici utilizzati per la didattica. L’ennesima azione predatoria che ha impoverito ulteriormente una scuola già messa in ginocchio da quello che appare un disegno criminale preciso: bloccarne le attività, danneggiando il corpo docente e gli alunni.
 
L’ipotesi del boicottaggio, già ventilata dopo il raid della scorsa settimana, si fa ancora più concreta dopo l’ultimo episodio. Ma ora è scontro tra la preside, Rosa Cassese, e i genitori degli alunni sulla regia che ci sarebbe dietro le azioni vandaliche. Infatti, ad alcuni membri della comunità genitoriale non sono piaciute le dichiarazioni rilasciate dalla preside a organi di stampa, dopo il raid dell’altra notte, in cui più o meno velatamente getta sospetti proprio su una parte della comunità scolastica che, a suo dire, le ha sempre dimostrato ostilità e vorrebbe costringerla a lasciare. Accuse gravi che alcuni genitori respingono con forza: «I numerosi furti che hanno investito la nostra scuola negli ultimi giorni lasciano basita tutta la comunità scolastica e in particolare la componente genitoriale – affermano –. Le principali vittime di questi atti vandalici sono ovviamente i ragazzi e i bambini che vengono penalizzati nuovamente». E aggiungono: «Una scuola che perde le sue caratteristiche di vera inclusività, di sperimentazione, di eccellenza, sotto i colpi della “Buona scuola”, dei cambi in seno al corpo insegnanti, di una burocrazia fittizia che viene fatta applicare in modo rigido e incomprensibile».
 
Poi lo scontro con la Cassese, che dirige quella scuola dal settembre 2017, diviene esplicito: «Ma non è solo questo, ciò che sta facendo crollare la scuola “Madonna Assunta” è l’impossibilità di una comunicazione costruttiva tra le varie componenti scolastiche, rapporti inaspriti e spesso necessariamente affidati alla carta bollata, la continua allusione da parte della dirigenza nell’accostare determinate idee e comportamenti della comunità genitoriale ad azioni criminali, il continuo atteggiamento ricattatorio (se fai questo, avrai questo), il totale annullamento dei compiti degli organi collegiali, il perenne conflitto con la politica locale. Tutto questo è paragonabile agli atti vandalici, perché la scuola non è solo la struttura o il materiale didattico. Non sappiamo chi e perché stia iterando queste vergognose azioni contro la Scuola, e non contro la dirigente, perché queste azioni si ripercuoteranno su tutta la comunità scolastica, già provata da un difficile, se non impossibile, comunicazione costruttiva con la dirigenza. Non è difficile trovare un unico filo conduttore a questa macchina infernale, che piano piano corrode la didattica della scuola, nella volontà di far fallire un progetto su cui in molti hanno puntato con la nascita recentissima dell’Istituto Comprensivo “Madonna Assunta”. Progetto recente quello dell'Istituto comprensivo, ma fondato su una lunga storia di didattica sul territorio, di esperienza, di successi». E infine qualcuno chiede alla Cassese di formalizzare le sue accuse: «Se ha i sospetti di cui parla, vada subito in Procura. E se decidesse di non andarci dopo queste illazioni, sarebbe assolutamente inspiegabile».
 
Invece, alle accuse lanciate dalla preside al Comune, colpevole di non provvedere al fabbisogno della sua scuola e di non metterla in sicurezza, risponde l’assessore all’Istruzione della X Municipalità: «Il 12 luglio si è ripristinato, mediante piccole riparazioni alla centralina (sostituzione batterie), il corretto funzionamento dell'impianto antintrusione, già presente nell'edificio scolastico – afferma Arnaldo Marino –. Ovviamente sarà cura della scuola mettere in rete con le forze dell'ordine l'impianto, come funziona in altre scuole del territorio». Poi chiarisce: «Si è trattato dell'ennesimo intervento dell'amministrazione in pochi mesi». Ed esibisce un documento, spedito a tutte le autorità competenti, dove sono elencati una ventina d’interventi eseguiti nell’edificio scolastico di Bagnoli: dalla riparazione di servizi igienici al ripristino dell’ascensore, passando per l’espurgo delle fogne e la revisione dell’impianto antincendio.
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