«Non fece pressioni su imprenditore per far assumere la moglie»: vicequestore assolto

«Non fece pressioni su imprenditore per far assumere la moglie»: vicequestore assolto
Venerdì 16 Febbraio 2018, 19:38 - Ultimo agg. 20:06
1 Minuto di Lettura
Assoluzione confermata in appello per il vice-questore della Polizia di Stato, in servizio alla Questura di Napoli, Valerio Consoli, che era finito sotto processo con l'accusa di concussione. Il funzionario era accusato di aver esercitato pressioni nei confronti del titolare di una clinica per far assumere sua moglie in una struttura sanitaria. La decisione è stata presa dalla seconda sezione penale della Corte di Appello di Napoli, presieduta da Vincenzo Alabiso, al termine di una camera di consiglio protrattasi per circa tre ore; Consoli, difeso dagli avvocati Raffaele Gaetano Crisileo e Vittorio Giaquinto, è stato assolto per non aver commesso il fatto.

Già in primo grado il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ritenne non colpevole il poliziotto; la Procura, tramite il sostituto Giorgia De Ponte, aveva invece chiesto sette anni di carcere. Consoli, tra il 2000 e il 2005, era stato vice-dirigente del Commissariato di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini a suo carico era iniziate quasi dieci anni fa, e sfociarono, nel giugno del 2009, con l'arresto del funzionario, che finì ai domiciliari. A distanza di nove anni, oggi Consoli ha accolto la sentenza della Corte d'Appello «con grande sollievo per una riabilitazione che sembra diventata realtà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA