Covid a Napoli, nuova protesta a Santa Lucia: in piazza b&b, mamme e bambini

Covid a Napoli, nuova protesta a Santa Lucia: in piazza b&b, mamme e bambini
di Antonio Folle
Sabato 31 Ottobre 2020, 16:41 - Ultimo agg. 18:48
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Continua senza sosta l'assedio di palazzo Santa Lucia. Da giorni le categorie più disparate si danno idealmente il cambio per far sentire la loro voce al governatore della Campania circa le difficili decisioni adottate in queste ultime ore per cercare di arginare il contagio da Covid-19. De Luca ha ampiamente dimostrato di essere un uomo senza mezze misure e la sua rude strategia di comunicazione - condita di epiteti più o meno volgari e di battute al vetriolo - sta ulteriormente inasprendo gli animi già surriscaldati da un lockdown che sembra ormai inevitabile e che tiene in apprensione milioni di italiani. 

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La prima categoria a scendere - per l'ennesima volta - in piazza è quella delle mamme contrarie alla chiusura delle scuole. Nel corso della sua ultima diretta Facebook De Luca ha duramente polemizzato con le mamme che, secondo il numero uno di palazzo Santa Lucia, avrebbero dato vita a un incomprensibile braccio di ferro con la Regione sul tema della chiusura delle scuole.

Le parole del presidente della Campania - su tutte la battuta sulla bambina allattata con il plutonio - non sono andate giù alle mamme che stamattina, accompagnate dai loro bambini, hanno fatto sentire tutto il loro dissenso. 

«Noi siamo persone perbene - spiegano - e non scenderemo sullo stesso piano di De Luca. Vogliamo però ricordare al presidente che il Covid non è la sola causa di morte e che anche di inquinamento e terra dei fuochi si muore. Lui cinque anni fa aveva promesso di rimovere le ecoballe, in tutto questo tempo cosa ha fatto? Le scuole, a differenza di quello che dice De Luca, sono luoghi sicuri. Altrimenti venga a mostrarci i dati esatti circa il contagio che avviene all'interno delle aule scolastiche. Stanno condannando i nostri figli al limbo della didattica a distanza senza tener conto del fatto che questa assurda situazione punirà severamente le fasce più deboli, quella delle mamme lavoratrici». 

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Mentre le mamme scendevano in piazza per protestare, però, il presidente De Luca ha voluto rettificare quanto affermato ieri durante la sua lunga - e come al solito chiacchieratissima - diretta social.

«Qualcuno - afferma De Luca - ha interpretato una mia battuta come non rispettosa verso le mamme costrette a fronteggiare le chiusure scolastiche. Sinceramente non c'è nulla di più distante dal mio pensiero. Premesso che abbiamo fatto di tutto per mettere in sicurezza le scuole, ho inteso solo richiamare tutti a legare ogni valutazione alla realtà del contagio nelle scuole. E ho inteso richiamare il Governo all'obbligo di dare immediatamente una mano, in aiuto alle tante mamme per le quali vi sono difficoltà. Sono l'unico - ha proseguito - ad aver fatto una battaglia per estendere il congedo parentale alle mamme che non hanno alternative per i loro bambini. Dunque, non solo comprensione e piena solidarietà, ma anche un impegno concreto a dare un aiuto vero, non a parole».

IMPEGNO CONCRETO PER LE MAMME E PER LA SCUOLA 🖊In relazione alla diretta Fb di ieri, qualcuno ha interpretato una mia...

Pubblicato da Vincenzo De Luca su Sabato 31 ottobre 2020

Se le parole di De Luca possono, almeno in parte, ricucire lo strappo con una delle categorie più attive sul fronte della protesta, sono ancora tante le categorie sociali che aspettano risposte e aiuti concreti. Una rappresentanza di gestori di b&b stamattina ha chiesto al governatore di non essere esclusa dagli aiuti economici che dovrebbero arrivare a breve - si spera prima del lockdown - ma che, al momento, escludono un'ampia categoria i gestori. 

«Purtroppo la Campania è uno dei pochi casi - spiegano i gestori dei b&b dove ci sono gestori che lavorano sotto partita iva e che quindi potranno accedere a tutti gli aiuti del governo, e gestori che hanno il solo codice fiscale e, quindi, non riceveranno nulla. Stamattina siamo scesi in piazza per chiedere al presidente della Regione un impegno concreto per la nostra categoria e per estendere i bonus anche a chi non dispone di partita iva. Ci sono novemila imprese che rischiano di finire sul lastrico - proseguono i manifestanti - a causa di questa situazione assurda. Chiediamo di poter sopravvivere fino a quando anche la nostra economia potrà tornare a girare». 

 

Alla protesta dei gestori di b&b non ha partecipato l'Abbac, una delle più importanti sigle di categoria. «L'Abbac - spiega il presidente Agostino Ingenito - lascia liberi i propri gestori di partecipare a qualsivoglia manifestazione che non abbiamo organizzato e che non supportiamo formalmente. Il rischio contagio è troppo alto e non possiamo ammalarci perchè pur non avendo turismo potremmo essere da supporto per medici, infermieri e cittadini isolati o in quarantena che potrebbero aver bisogno delle nostre camere. L'Abbac - continua Ingenito - ha inviato su richiesta della Regione le proprie proposte all'unità di crisi per sostenere le migliaia di famiglie che vivevano di un unico reddito. Siamo vicino a queste famiglie e auspichiamo supporto per insistere sui tavoli di discussione e in sinergia con tutte le categorie dei servizi e del turismo». 

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