Napoli, allarme blatte a San Pietro a Patierno: «Interventi a settembre, una assurdità»

Napoli, allarme blatte a San Pietro a Patierno: «Interventi a settembre, una assurdità»
di Antonio Folle
Venerdì 3 Luglio 2020, 15:56 - Ultimo agg. 17:57
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Escono dai tombini e dalle caditoie, invadono gli appartamenti ai primi piani, fuoriescono dai lavandini, si “aggrappano” alla biancheria stesa ad asciugare. Il problema dell'invasione della temibile blatta rossa con la calura estiva comincia ad essere decisamente preoccupante. Ormai non esiste quartiere che, specie di sera, non sia letteralmente invaso dal temibile insetto. I maggiori problemi, come ormai di consueto, si verificano nei quartieri periferici dove, da un lato, il verde abbonda e dove, dall'altro si assiste al progressivo - e sempre più evidente - abbandono da parte delle istituzioni cittadine. Già nelle scorse settimane i residenti di San Pietro a Patierno avevano protestato sonoramente contro il Comune chiedendo interventi di deblattizzazione e maggiore pulizia delle strade. Gli appelli sono puntualmente caduti nel vuoto e ora il fenomeno dell'invasione di blatte ha assunto proporzioni spaventose.
 


A via Cupa Principe, strada di confine tra la VII e la IV Municipalità, specie nelle ore tardo-pomeridiane e serali i pochi residenti che hanno il coraggio di avventurarsi in strada per una passeggiata - o, magari, per rincasare dopo una giornata di lavoro - sono costretti a uscire armati di scopa per farsi largo tra gli insetti che invadono le strade. Uno scenario apocalittico figlio anche dei mancati interventi di rimozione dei rifiuti che in alcune zone del quartiere si stanno accumulando pericolosamente.

Chi può chiude porte e finestre, affidandosi ai condizionatori. Qualcun altro gioca la carta della polvere insetticida. Interventi fai da te del tutto inutili dal momento che gli insetti sembrano essere diventati resistenti anche agli insetticidi attualmente in commercio e per i quali, è bene sottolinearlo, sarebbe necessaria l'autorizzazione dell'Asl. 

«Non possiamo vivere in queste condizioni - la rabbia dei cittadini - in questa zona ci sono tantissimi bambini e siamo costretti a tenerli chiusi in casa con questo caldo perchè giocare in strada non è sicuro. Questa zona di Napoli è completamente abbandonata, si ricordano di noi solo per inviarci le cartelle esattoriali e le tasse da pagare. Anche chiudersi in casa è inutile - proseguono i residenti di Cupa Principe - visto che spesso le blatte escono dai lavandini e non di rado li troviamo anche nelle vasche da bagno. Dopo le otto di sera queste strade sono coperte di insetti. Abbiamo appreso che il Comune ha intenzione di venire a disinfestare le strade a settembre inoltrato, quando è perfettamente inutile. Praticamente verranno a prenderci in giro».
 
 

Dalle parti dell'assessorato all'Ambiente del Comune di Napoli sembra regnare la confusione più totale. Lo scorso 25 maggio il consigliere della VII Municipalità Giuseppe Grazioso aveva inviato una nota ufficiale all'assessore Del Giudice per includere nel calendario degli interventi alcune importanti strade che, inizialmente, erano state incomprensibilmente escluse dagli interventi. In verità Del Giudice nella stessa giornata ha risposto alla comunicazione ufficiale inviata a mezzo Pec, inviando nota agli uffici tecnici e chiedendo l'inclusione di undici tra strade e complessi abitativi esclusi dagli interventi di deblattizzazione.

«Il problema è quello che è successo dopo - denuncia Grazioso - ho aspettato una quindicina di giorni per dare il tempo ai tecnici di fare le loro valutazioni e integrare l'elenco degli interventi. Quando ho telefonato all'assessorato per chiedere come mai dopo più di venti giorni dalla prima richiesta l'elenco sia rimasto invariato mi è stato risposto che l'ufficio tecnico non aveva ancora preso visione della nota ufficiale inviata da Del Giudice. Siamo al paradosso - prosegue il consigliere del settimo parlamentino - con gli uffici preposti che non tengono in considerazione le comunicazioni ufficiali fatti dagli stessi assessori che li dirigono. Per questo credo che Del Giudice debba fare le sue scuse ai cittadini di San Pietro a Patierno e a tutti i cittadini napoletani».

Ma il difetto di comunicazione tra l'assessore e i suoi uffici non è la sola anomalia riscontrata nella compilazione dell'elenco dei 66 interventi che saranno realizzati tra luglio e ottobre. Alcune strade non sono state correttamente inserite in elenco. Capita così che strade di San Pietro a Patierno vengano considerate come parte di quartiere di Secondigliano, con tutta la confusione che potrebbe derivare.

«E questo non è nemmeno la cosa più grave - tuona Grazioso - quando insieme ai cittadini abbiamo dato una prima occhiata all'elenco delle strade abbiamo constatato che a via Cupa Principe, una strada dove i cittadini sono ormai prigionieri delle blatte, gli interventi saranno realizzati solo a fine settembre, quando ormai non è più necessario.
Una assurdità che la dice lunga quanto questo tipo di interventi siano confusionari e lasciati al caso».

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