Scoppia la bomba, ma il bancomat resiste:
colpo fallito e banditi in fuga nel Napoletano

Scoppia la bomba, ma il bancomat resiste: colpo fallito e banditi in fuga nel Napoletano
di Marco Di Caterino
Venerdì 7 Febbraio 2020, 08:47
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Banche nel mirino della criminalità. È una sequenza senza fine quella dei colpi, tentati o riusciti, agli istituti di credito nell'hinterland a nord di Napoli da parte di bande specializzate negli assalti ai bancomat e ai caveau, con l'utilizzo di esplosivi e gru mo' di ariete. L'ultimo colpo, pure questo fallito, si è verificato la notte scorsa a Sant'Antimo, quando poco dopo le 2,30 è stato fatto esplodere un potentissimo ordigno, piazzato alla base delle porte di ingresso della filiale della Banca Popolare di Ancona, nel centralissimo corso Cardinale Verde, a poche decine di metri da piazza della Repubblica, l'agorà della cittadina.

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La potente deflagrazione ha svegliato di soprassalto i residenti della zona che dalla tranquillità del primo sonno sono stati scaraventati nel terrore e nella a paura. Il tremendo spostamento d'aria ha ridotto in frantumi anche i vetri di alcune finestre degli appartamenti circostanti l'epicentro dell'esplosione.

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L'allarme è stato dato proprio dai residenti che hanno tempestato di telefonate la centrale operativa del 112. E in una manciata di minuti nei pressi della filiale si sono precipitati i carabinieri della locale tenenza e della compagnia di Giugliano, che hanno messo in sicurezza la zona e avviato le indagini, acquisendo innanzitutto le registrazioni del sistema di videosorveglianza dello stesso istituto di credito e quelle di altre telecamere installate nella zona. Ingenti i danni causati dall'esplosione che ha praticamente semidistrutto l'ingresso della filiale e parzialmente divelto il bancomat, che era il vero obiettivo dei malviventi.

Secondo una prima e ancora frammentaria ricostruzione, ad agire sarebbe stata una banda composta da quattro, cinque elementi che indossavano passamontagna e abiti scuri senza alcun segno particolare, giunti nei pressi dell'istituto di credito a bordo di un'auto di grossa cilindrata, che si è fermata a qualche decina di metri dall'ingresso della banca.
 

 

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I rapinatori hanno agito con relativa tranquillità, perché l'ingresso della filiale è posto leggermente più in basso del livello della strada. Dopo aver piazzato l'ordigno e innescato la miccia a lenta combustione in modo tale da avere tempo per mettersi al riparo, hanno atteso una decina di secondi che avvenisse l'esplosione. Poi, quando nemmeno si era dissolto il denso fumo frammisto alla polvere che si è alzata per la caduta dei calcinacci, i banditi hanno fatto irruzione nei locali della banca dirigendosi verso il bancomat interno, che seppure danneggiato ha resistito ai vari tentativi di sradicarlo.

Trascorsi pochissimi minuti, i malviventi si sono resi conto dell'inutilità dei tentativi di impossessarsi del bancomat e del tempo limite che si erano concessi per evitare di essere sorpresi, e sono risaliti sulla loro auto che è ripartita a grande velocità, mentre già si sentiva il suono lontano delle sirene delle auto dei carabinieri. In tutta la zona sono scattati posti di blocco a macchia di leopardo lungo le principali direttrici, ma dei bombaroli non è stata trovata alcuna traccia.
 

Quello della notte scorsa è il secondo assalto fallito con la tecnica della «bomba» ad un bancomat, nel giro di una settimana. Il precedente a Giugliano, sempre nel cuore della notte. Una banda, forse la stessa, fece esplodere un grosso ordigno piazzato accanto all'atm della filiale della Banca Popolare di Novara in corso Campano. L'esplosione, seppure potentissima tanto da danneggiare e crepare i vetri delle finestre circostanti e le vetrine di alcuni negozi, non riuscì a scardinare il bancomat lasciando i malviventi con un pugno di mosche in mano.

Invece nella notte di San Silvestro, i malviventi coperti dai fuochi d'artificio fecero esplodere una bomba all'esterno della filiale del Banco di Napoli, in crso Campano, riuscendo a portare via il bancomat, che fu svuotato per strada nella fitta nebbia provocata dell'esplosione di migliaia di fuochi pirotecnici e nella più completa tranquillità nell'impazzare dei festeggiamenti.
 

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