Opera 2022 affronta l’obesità in tre atti: scoprEndo, cibEndo, nutrEndo. Apertura martedì 26 aprile alle 10 presso l’Hotel Excelsior (via Partenope, 46) con esperti provenienti da tutta Italia. «Un tema che assume ancor più grande rilevanza oggi in tempo di pandemia e per il quale è necessario promuovere una sempre più attenta cultura della prevenzione attraverso corretti stili di vita», ha spiegato Annamaria Colao, professore ordinario di Endocrinologia dell’Università Federico II Napoli che ha organizzato il congresso insieme a Silvia Savastano, professore associato di Endocrinologia, Luigi Barrea nutrizionista, Giovanna Muscogiuri endocrinologa.
Il convegno durerà tre giorni dal 26 al 28 aprile ed è strutturato in tre atti: scoprEndo, cibEndo, nutrEndo per affrontare al meglio i temi del convegno.
Sempre più numerose evidenze sperimentali hanno dimostrato che l’obesità, in particolare quella viscerale, è caratterizzata da uno stato di infiammazione cronica di basso grado.
I protagonisti del convegno di confronteranno per affrontare le complicanze endocrine e metaboliche del paziente obeso, il deficit di vitamina D, l’approccio farmacologico e le problematiche legate alla tiroide. Si proseguirà con le ricerche, le terapie, la chirurgia bariatrica, le diete e l’incidenza sulla fertilità e la sessualità nei pazienti obesi. Un confronto a tutto tondo sul tema che riguarda migliaia di persone.
«Bisogna ricercare le cause più che mirare alla semplice terapia sugli effetti. Lo stile di vita, il mangiare bene, il dormire adeguatamente, l’esercizio fisico, rappresentano gli elementi essenziali per ridurre l’impatto che le malattie hanno sulla nostra popolazione che purtroppo continua ad avere percentuali troppo alte di obesi e grandi obesi. Opera (ovvero Obesity Programs of nutrition, Education, Research, Assessment of the best treatment) vuol rappresentare il miglior strumento per attivare ancor più concretamente la comunità scientifica in questo momento. L’obesità risulta essere un problema che riguarda principalmente le categorie sociali svantaggiate, vale a dire la fascia di popolazione che presenta minori livelli di istruzione e maggiori difficoltà ad accedere all’assistenza medica, a causa dei bassi livelli di reddito ma ancora poco si fa in questa direzione», conclude Colao ai vertici della lista degli scienziati italiani nel mondo e presidente della Società italiana di endocrinologia e Chairholder Cattedra Unesco Federico II per la l’Educazione alla Salute e allo sviluppo sostenibile.