«Non gioisco. La vera giustizia ci sarà solo se questa sentenza sarà da esempio per tutti e in futuro non si ripeteranno più episodi di violenza». Antonio Cesarano, il papà di Genny, non riesce a gioire per la sentenza di condanna per i responsabili dell’omicidio di suo figlio. «Non c’è spazio per altro che per il pensiero di Genny», dice.
Le indagini hanno dovuto fare i conti anche con una diffusa omertà. L’avvocato Marco Campora, che assiste la famiglia Cesarano, aggiunge: «Credo che Genny sia vittima, prima che della camorra, dell'indifferenza di tutti coloro che continuano a dire che la camorra è qualcosa lontana da ognuno di noi».
A dare solidarietà ai familiari di Genny erano presenti in tribunale alcuni studenti universitari della Facoltà di Giurisprudenza, con l’associazione Un popolo in cammino, un delegato dell’assessore ai giovani Alessandra Clemente e il presidente della municipalità Ivo Poggiani.