Omicidio mamma coraggio: la supertestimone non si presenta al processo

Omicidio mamma coraggio: la supertestimone non si presenta al processo
di Dario Sautto
Giovedì 4 Luglio 2019, 22:11 - Ultimo agg. 22:12
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Torre Annunziata. Per la seconda volta vince la paura. Per la seconda volta non si presenta in aula per testimoniare al processo contro il presunto mandante dell'omicidio di una donna che, come lei, ebbe il coraggio di denunciare gli orrori del rione Poverelli.
Bianca, come Matilde Sorrentino, era stata in prima linea contro i pedofili di Torre Annunziata. Adesso, però, si sottrae al dovere di testimoniare e di dire la sua versione dei fatti, a distanza di ormai oltre quindici anni dall'uccisione di mamma Matilde, avvenuta il 26 marzo del 2004, al parco Trento di Torre Annunziata. Il killer Alfredo Gallo sta scontando l'ergastolo per questo efferato omicidio, mentre ora si sta difendendo dall'accusa di esserne il mandante Francesco Tamarisco, 45enne della famiglia di narcotrafficanti di Torre Annunziata, condannato in primo grado e poi assolto in Appello proprio nel processo sui pedofili del tione Poverelli. 
Durante l'udienza in Cortr d'Assise a Napoli, Bianca è stata chiamata a testimoniare, ma per la seconda volta ha deciso di non presentarsi. Hanno risposto alle domande del procuratore Pierpaolo Filippelli, invece, il maggiore Simone Rinaldi, comandante della compagnia carabinieri di Torre Annunziata, che ha ricostruito le distanze tra le abitazioni di Matilde, Tamarisco e Gallo, e il maresciallo Antonio Gabriele, in forza al Gico della Guardia di Finanza di Napoli, che ha a lungo indagato sul gruppo di narcos guidato dai Tamarisco. 
"Una famiglia spietata - secondo il procuratore Filippelli - capace di organizzare un agguato anche davanti a bambini, come chiesto da Domenico Tamarisco il 12 aprile 2016, appena 6 giorni dopo la sua scarcerazione". 
 
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