Ordine degli Avvocati, sì all'esame orale: la gioia dei quattromila praticanti

Ordine degli Avvocati, sì all'esame orale: la gioia dei quattromila praticanti
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 14 Aprile 2021, 12:00 - Ultimo agg. 15 Aprile, 08:01
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Saranno due le prove orali a cui dovranno sottoporsi i praticanti avvocati napoletani (assieme ovviamente ai colleghi degli altri distretti di corte di appello). È quanto stabilito dalla Camera, che ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge del decreto del 13 marzo del 2021 (numero 31), a proposito delle misure urgenti in materia di svolgimento dell'esame di Stato per abilitazione all'esercizio della professione di avvocato. In sintesi, mancano solo i decreti attuativi, ma è tutto pronto per una sorta di rivoluzione per l'accesso alla carriera forense di almeno cinquemila avvocati napoletani. Niente ressa e lunghe code alla Mostra d'Oltremare, come avvenuto fino a dicembre del 2019, ma due prove orali: la prima, che i napoletani sono chiamati a sostenere dinanzi a una commissione (non ancora sorteggiata) di Roma o Milano, che sostituisce il test scritto; poi, una seconda prova orale, che verrà sostenuta dinanzi a una commissione della corte di appello di appartenenza. Spiega Antonio Melillo, presidente designato dall'ordine degli avvocati di Napoli di una delle commissioni: «Ora che c'è stato questo passaggio dinanzi alla Camera, attendiamo un decreto attuativo che stabilisca omogeneità nel lavoro di tutte le commissioni, per evitare che di fatto si arrivi a una disparità di trattamento. Ci vogliono paletti chiari, a proposito di linee guida e quesiti, personalmente ho proposto una banca dati nazionali da cui attingere la materia degli stessi quesiti».

Soddisfazione da parte dell'Unione praticanti avvocati, guidata dal presidente Claudia Majolo e da parte di Vincenzo La Licata (vicepresidente Aipav): «È finalmente ufficiale che la sessione 2020 si svolgerà, e si svolgerà con il meccanismo del doppio orale, come delineato dal disegno di legge 31/2021.

Di questo, mi sento di ringraziare ancora una volta il Ministro della Giustizia professoressa Marta Cartabia che ha dato priorità, fin dal suo insediamento, alla risoluzione della spinosa questione spinosa dell'esame da avvocato, continuamente trascurata. Auspico - continua Majolo - che a strettissimo giro venga indicata la data in cui l'esame avrà inizio». Anche su questo versante, insistono i praticanti napoletani, vengono stigmatizzate alcune criticità sulla necessità «che i quesiti della prima prova orale vengano redatti dalla Commissione centrale, con l'ausilio del Consiglio Nazionale Forense. Solo in questo modo - insiste Majolo - si potrà avere un esame davvero meritocratico e la cui valutazione sarà tendenzialmente uniforme su tutto il territorio nazionale, senza distinzioni o discriminazioni dovute a una maggiore o minore severità da parte delle singole sotto-commissioni nella formulazione delle tracce. Ma a questo punto, quando i praticanti avvocati napoletani saranno convocati dinanzi alla commissione di esaminatori? Stando a quanto trapelato finora la prima prova orale è prevista per il prossimo maggio (probabilmente nella seconda metà di maggio)

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