Agli Incurabili tra “untori, epidemie e vaccini…”

Agli Incurabili tra “untori, epidemie e vaccini…”
Domenica 15 Marzo 2015, 12:10 - Ultimo agg. 12:11
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L’Ordine dei Medici di Napoli e il Museo delle Arti Sanitarie insieme per un convegno/evento che si e' svolto ieri mattina e che si è snodato tra attualità e storia, con tutta la forza comunicativa dello spettacolo.
L’idea è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle campagne vaccinali, un tema sul quale esiste molta disinformazione. «Gli allarmi di questi ultimi mesi - spiega il presidente dell’Ordine di Napoli, Silvestro Scotti –, le grandi difficoltà degli ospedali per il sovraffollamento legato al picco influenzale, la quotidiana denuncia della ripresa di malattie infettive che potrebbero invece essere debellate da una convinta azione preventiva, impongono un rinnovato impegno per favorire la crescita di una cultura vaccinale e una rinnovata attenzione alla prevenzione in senso più ampio». Ed è per questo motivo che l’Ordine dei Medici di Napoli ha deciso di scendere in campo con un’iniziativa decisamente sopra le righe.
Accattivante ed emblematico il titolo dello spettacolo «Cronaca da una città dolente – Axel Munthe» che si unisce alle testimonianze fotografiche dell’ultima epidemia di colera a Napoli.
«Quello di Munthe – spiega Gennaro Rispoli, fondatore e direttore del Museo delle arti sanitarie - è un resoconto dettagliato e ricco di considerazioni. Il suo punto di vista è interno, per nulla distaccato. Rievoca immagini potenti perché lui stesso è lì, nel ventre infetto di Napoli e non teme di sporcarsi le mani».
Partendo dal ricordo di quella stagione di paura che fu l’epidemia di colera del 1973, in cui le intense emozioni sollevate dal "nemico invisibile" fecero acquisire coscienza non solo dei problemi, ma anche delle possibili soluzioni, si apre una riflessione sulle consapevolezze che forse oggi mancano e sulle decisioni che è urgente assumere in merito a salute e prevenzione. «In una delle immagini più suggestive tra quelle esposte – racconta Scotti – si vede una lunghissima fila di gente, uomini e donne del popolo, pronti ad un’attesa estenuante pur di poter essere vaccinati. Questo deve far riflettere quanti si lasciano condizionare da ciò che leggono non su pubblicazioni scientifiche bensì su dottor Facebook». Paradossalmente, infatti, molti scelgono di non vaccinarsi, nonostante studi dei Medici di medicina generale siano a disposizione vaccini efficaci e sicuri.
Quello proposto dall’Ordine dei Medici di Napoli e dal Museo delle Arti Sanitarie è dunque un viaggio tra storia e teatro per far rivivere la memoria storica di quanto avvenuto allora ed evitare che la disinformazione 2.0 produca più danni di quanti non se ne siano già prodotti nei primi mesi del 2015.
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