Ospedale Cardarelli di Napoli, bolletta da 11 milioni: «Tac e bisturi senza elettricità, come faremo?»

Ospedale Cardarelli di Napoli, bolletta da 11 milioni: «Tac e bisturi senza elettricità, come faremo?»
di Ettore Mautone
Sabato 17 Settembre 2022, 08:00 - Ultimo agg. 18 Settembre, 08:20
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Bollette milionarie per Asl e ospedali, costi alle stelle per il Cardarelli: qui, da stime proiettate su base annua, dal 2021 al 2022 si passa da 5,3 a 11 milioni, solo per l'energia elettrica mentre per il gas la spesa cresce di oltre un milione passando da 1,3 milioni impiegati nel 2021 a 2,5 alla fine del 2022. Pesa il caro energia sui bilanci di chi assiste malati e produce salute. A lanciare l'allarme è il manager del Cardarelli Antonio D'Amore che, come anticipato dal Mattino a fine agosto - sconterà il salasso peggiore.

«Gli ospedali sono strutture energivore - avverte - ma non sono inserite nella lista di quelle da sostenere e anche i 200 milioni che come Fiaso abbiamo reclamato al governo (D'Amore è tra l'altro vice presidente della Federazione italiana che rappresenta le aziende sanitarie e ospedaliere) finiranno per essere un piccolo palliativo».

Il Cardarelli con un bilancio annuo complessivo di circa 400 milioni di euro finirà per pagare un aggravio complessivo sulle bollette di 6 milioni di euro, senza contare l'impennata dei costi di tutti i beni di consumo sanitari. «Non possiamo certo fermare le sale operatorie - aggiunge D'Amore - abbiamo una trentina di sale che lavorano a pieno ritmo giorno e notte, così le unità di rianimazione, il pronto soccorso, le aree di ricovero. Mica possiamo tenere spente le apparecchiature di Risonanza magnetica o le gamma camera. I consumi sono altissimi e qualunque intervento di programmazione per attrezzarci con pannelli solari e altre soluzioni in grado di incidere sui consumi richiedono tempo. Questo è un problema che avranno tutte le azienda sanitarie del Paese da affrontare insieme alle altre emergenze che si profilano all'orizzonte soprattutto in sede di governo centrale. I bilanci di Asl e ospedali devono chiudere in pareggio ma con questi costi è impossibile, e si tratta di costi sottostimati: dobbiamo assumere centinaia di operatori per far funzionare l'azienda Salute». Il caro bollette per la sanità campana è stimato al raddoppio nel 2022: l'esborso a fine anno potrebbe superare i 120 milioni di euro a fronte dei 75 spesi nel 2021: circa 50 milioni di incremento che potrebbero facilmente crescere con gli ulteriori rincari previsti nell'ultimo semestre di quest'anno. Costi che incideranno sensibilmente sui bilanci delle Aziende sanitarie pubbliche (per il privato il discorso è ancora più complesso) e avrà gravi ripercussioni sul conto economico e sugli investimenti. «I servizi ospedalieri richiedono una grande quantità di energia che deve essere mantenuta costante 7 giorni su 7, non solo per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti, ma anche per i processi di sterilizzazione e disinfezione, per l'utilizzo degli apparecchi di radiodiagnostica, Tac e Pet, e per i macchinari in sale operatorie e terapie intensive» conclude D'Amore.

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Ma tutte le aziende in questi giorni stanno facendo i conti: la Vanvitelli ha speso, nel 2021, 1.046 milioni per l'energia elettrica e 1,117 per il gas, il Santobono passerà dai 171mila euro del 2021 a 420mila nel 2022 per il gas e dovrà spendere 760mila euro in più per l'elettricità (da 1,040 milioni a 1,8 milioni). La Asl Napoli 1 su base semestrale ha previsto un'impennata del 72,19 per cento per la sola energia elettrica. In soldoni da poco più di 5 milioni spesi nel 2021 si arriva a 8,6 stimati solo sui primi sei mesi dell'anno. 

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