Ospedale del Mare, esplosione nella notte: voragine di 50 metri, evacuato il Covid residence

Ospedale del Mare, esplosione nella notte: voragine di 50 metri, evacuato il Covid residence
di Valentino Di Giacomo
Venerdì 8 Gennaio 2021, 08:25 - Ultimo agg. 17:16
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Fortuna, casualità, solo per caso non ci sarebbero vittime e feriti nella voragine che si è aperta stamattina all’alba provocando un frastuono nel parcheggio del Covid Residence di Ponticelli all'Ospedale del Mare. Se il cedimento fosse avvenuto qualche ora più tardi le cose sarebbero potute andare molto peggio perché, proprio a ridosso di dove si è verificato l’accaduto si trovano due gabbiotti dove solitamente possono esserci i vigilantes della security dell’ospedale. 

Tecnicamente – come ha confermato il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, si è trattato di un’implosione, anche se il boato ha fatto pensare al peggio.

Alcuni addetti della vigilanza riferiscono che all’interno del Covid Residence qualcuno ha persino pensato poteva trattarsi di un’eruzione del Vesuvio che infatti sembra vicinissimo all’ospedale e sovrasta da un lato la struttura. 

Sul posto ci sono forze dell’ordine e i vigili del fuoco. I rilievi dei tecnici inviati dalla sala operativa sono tutt’ora in corso. All’interno della voragine ci sono almeno tre automobili visibili, ma dentro le autovetture non si trovavano persone. 

La struttura del Covid Residence è deputata ad ospitare le persone infette da Covid asintomatiche che non necessitano di cure particolari, ma sono lì ricoverate per evitare di trasmettere il contagio in casa essendo impossibilitati a trascorrere la quarantena altrove. Nell’ospedale manca l’energia elettrica. Attualmente tra i ricoverati ci sono sei pazienti, tutti trasportati presso le proprie abitazioni o verso altre strutture ospedaliere. Fino a due settimane a Ponticelli era ospitato anche l’ex direttore del Tg4, Emilio Fede. 

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«Sinceramente – ha detto il governatore Vincenzo De Luca che subito è giunto sul posto – tiriamo un sospiro di sollievo, non abbiamo avuto morti e feriti. La paura che avevamo è che si pregiudicasse l’attività dell’ospedale».  

Il direttore dell’Asl, Ciro Verdoliva, che da ingegnere ben comprende la materia, ha comunque voluto allontanare il pericolo che possano esserci problemi strutturali a Ponticelli come in altre strutture per interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. «I soldi – ha detto Verdoliva – ci sono per affrontare queste problematiche e non crediamo ci siano problemi simili in altre strutture ospedaliere anche se abbiamo ereditato da gestioni dove per anni non si sono fatti interventi per manutenere gli ospedali. Ora questo problema non c’è». 

 

Sul luogo dell’implosione per accertarsi di quanto accaduto sono arrivate anche le due assessore della giunta de Magistris, Alessandra Clemente e Francesca Menna che si sono fatte ragguagliare dai tecnici e dallo stesso Verdoliva sullo stato dell’arte. Per comprendere il motivo di questa implosione ci sono varie ipotesi: dal cedimento per infiltrazioni dopo le piogge abbondanti dei giorni scorsi a problemi di tubature. È stata però esclusa, sin dal primo momento, la pista dolosa. Droni, unità cinofile e mezzi stanno ora operando all’interno della voragine per rimuovere le auto e, solo dopo che la zona sarà ripulita, si cominceranno a vagliare le cause che hanno portato ad una tragedia sfiorata.  

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