Voragine all'ospedale del Mare di Napoli, sotto il parcheggio una vasca

Voragine all'ospedale del Mare di Napoli, sotto il parcheggio una vasca
di Giuseppe Crimaldi
Sabato 9 Gennaio 2021, 08:25 - Ultimo agg. 10 Gennaio, 10:01
4 Minuti di Lettura

Un fragoroso boato. «Sembrava il terremoto», racconteranno gli abitanti della zona, svegliati di soprassalto quando era ancora buio. C'è stato anche chi, tra i residenti di Ponticelli - estremo lembo della periferia orientale di Napoli da sempre ostaggio dei clan di camorra - ha pensato all'esplosione di una bomba: tale è stato il fragore che ha fatto sussultare pareti e finestre. A cedere, invece, era stata la terra. Il manto del parcheggio dell'Ospedale del Mare, costruito sul vuoto di una vasca naturale.

 

Si è aperta una voragine grande quanto un cratere: profonda una ventina di metri ed ampia circa 2000 metri quadrati. Il terrore è scattato alle 6,40: scatenando il terrore tra chi immaginava una gigantesca esplosione. Era invece una implosione, il cedimento del suolo: problema idrogeologico, così scriveranno nella loro prima relazione i Vigili del Fuoco.

La Procura della Repubblica di Napoli ipotizza ora il reato di disastro colposo.


IL PANICO
Cede il manto stradale del più nuovo ospedale napoletano. Friabile come fosse pasta frolla, è venuta giù una larga fetta del parcheggio del nuovissimo nosocomio cittadino. Terrore poco prima dell'alba. Dopo che la terra ha sussultato dalla voragine si sono levate colonne di fumo. Evacuato il reparto che ospitava i pazienti Covid (non in gravi condizioni), trasferiti in altre strutture. E per l'emergenza è saltato anche un intervento chirurgico per un'ernia. Tutto induceva a pensare ad un'esplosione. Niente di tutto questo. Si tratta invece di una enorme massa di terreno che ha ceduto, probabilmente a causa delle piogge battenti che da giorni flagellano Napoli. L'acqua è un terribile e invisibile nemico. Lo è stato anche l'altra notte, con il cedimento dell'asfalto e con una deflagrazione avvertita per oltre cinque chilometri. Sotto quel manto stradale c'era un vuoto. Particolare non secondario, sul quale adesso si concentrano dubbi e sospetti degli inquirenti. Com'è possibile che nessuno sapesse che sotto il parcheggio dell'ospedale c'era il vuoto? Di buon mattino sul posto è giunto anche il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca, che ha parlato di problema idrogeologico. «Ora - ha detto il governatore campano - bisognerà fare un sondaggio e vedere come siamo messi in altre parti del territorio. Questo ospedale è stato progettato 15-20 anni fa. Ce lo siamo ritrovati qui con la struttura a metà e lo abbiamo completato».

 


LE CAUSE
E così iniziano ad emergere particolari sui lavori autorizzati nell'area che ospita anche il presidio anti-Covid dell'Asl Napoli 1. Indaga la Procura, al lavoro Vigili del Fuoco e carabinieri. Esclusa la pista dolosa. Se la voragine si fosse aperta solo qualche ora dopo, quando il parcheggio era come ogni giorno affollato, oggi conteremmo molte vittime e feriti. «A cedere - spiega il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Ennio Aquilino - è stato un solaio che reggeva un terrapieno con la vasca di rilancio dell'acqua sanitaria e dell'impianto antincendio dell'ospedale. La vasca è in cemento e non ha problemi, ma i tubi sono stati tranciati, ed il terrapieno poggia ora su un secondo solaio. Non sappiamo fino a quando potrà reggere». È scattata una lotta contro il tempo. Si lavora su due fronti: per consentire la ripresa delle forniture idriche e per mettere in sicurezza la voragine, che peraltro ha inghiottito tre auto che erano in sosta nel parcheggio. All'energia elettrica intanto provvedono i gruppi elettrogeni.

Video


LA STRUTTURA
È considerato una punta di diamante, una eccellenza sanitaria, l'Ospedale del Mare di Ponticelli. Inaugurato a fine 2016 tra molte polemiche e costato oltre 380 milioni, il nosocomio serve una platea vastissima, che copre e garantisce cure non soltanto a parte di Napoli, ma anche per l'area vesuviana. Accanto, tra il primo ed il secondo lockdown, è stato realizzato un «Covid Hospital», dove erano in isolamento sei pazienti (non gravi) tutti immediatamente trasferiti l'altra notte perché acqua e luce elettrica qui sono interrotti. La voragine che si è aperta insiste sull'area opposta a quella che ospitava questi pazienti. A confermare che la causa del cedimento strutturale del parcheggio è stato ieri lo stesso direttore generale dell'ASL Napoli 1 Ciro Verdoliva, che ha smentito chi aveva avanzato l'ipotesi di un'esplosione dovuta ai depositi dell'ossigeno. I carabinieri hanno utilizzato un drone per i rilievi destinati al pm Simona Di Monte. Le unità cinofile dei Vigili del Fuoco che si sono calate nello squarcio, profondo circa 12 metri, confermano le rilevazioni strumentali. Non ci sono corpi nelle auto precipitate. Il Comune esclude danni alle condotte idriche della zona ed alle fogne.

© RIPRODUZIONE RISERVATA