Entro il primo gennaio il Maresca avrà i suoi sei posti di terapia subintensiva. Saranno consegnati domani alla ditta aggiudicataria dell'appalto da 600mila euro i lavori destinati ad adeguare i locali posti a ridosso del pronto soccorso: tempo 180 giorni e gli interventi come da contratto saranno ultimati, con le chiavi dei due settori (tre posti di subintensiva sono destinati ai pazienti maschi, altrettanti alle donne) messe a disposizione della direzione sanitaria. Un momento importante per l'ospedale di via Montedoro, dove questi lavori rappresentano da un lato la prima di una serie di opere collegate ai fondi messi a disposizione da Regione e Ministero per adeguare le strutture sanitarie così come previsto durante la pandemia, dall'altro un'occasione per guardare definitivamente oltre il Covid e tenersi comunque pronti per eventuali future emergenze, ci si augura mai necessarie.
«Da sette anni - afferma la vicepresidente del consiglio regionale, Loredana Raia - come Regione proseguiamo il nostro concreto impegno verso il potenziamento della rete ospedaliera pubblica.
Per come sono stati concepiti, i sei posti che verranno realizzati al Maresca sono da considerarsi multiuso: «Se spiega il direttore dell'Asl Napoli 3 Sud, Gennaro Sosto possono fungere da supporto alle attività del pronto soccorso nei momenti di maggiore afflusso dei pazienti, al contempo, avendo percorsi e ingressi a sé stanti, sono concepiti come veri e propri reparti tradizionali di terapia subintensiva». Quelli che partiranno domani non sono però gli unici interventi che nel 2022 riguarderanno il Maresca: «Tra settembre e ottobre - prosegue Sosto - partiranno i lavori di adeguamento sismico dell'intero nosocomio, per i quali sono stati stanziati dal Ministero sette milioni di euro. A cascata l'intera struttura, in particolare il terzo e quarto piano, saranno interessati da opere di rifacimento, a partire dall'area chirurgica, con la possibilità concreta di attivare anche il nuovo reparto di Pediatria grazie agli altri cinque milioni di finanziamenti statali destinati a tali realtà».