Furti, minacce e carenze di medici. L'sos arriva dall'ospedale San Paolo bersagliato da atti predatori, stavolta sfociati in aggressioni contro i sanitari e dal continuo depauperamento di camici bianchi, che rischia di compromettere il regolare funzionamento dell'assistenza. Sul fronte della sicurezza, quindi, cresce l'emergenza che, nel presidio di Fuorigrotta, è culminata nei furti avvenuti la notte tra domenica e lunedì. Sul piano dell'assistenza, invece, diventa sempre più complicato assicurare la copertura dei turni nei reparti di Radiologia e Pediatria per il numero insufficiente di medici.
Il rischio di non poter assicurare la copertura medica di notte è già diventato realtà per il reparto di Pediatria e, lo stesso rischio riguarda la Radiologia. «I camici bianchi mancano, ma assicurare l'assistenza è una priorità anche in considerazione dell'elevata affluenza di persone nel quartiere, quando gioca il calcio Napoli come avverrà nel fine settimana», hanno spiegato Lello Pavone e Carmine Ferruzzi, sindacalisti Nursind che segnalano anche la carenza di tecnici di laboratorio e diagnostica.
Rassicurazioni, però, arrivano dalla direzione sanitaria dell'Asl Napoli 1 che ha previsto «una convenzione di 60 ore settimanali con il Policlinico Vanvitelli per la copertura dei turni in Pediatria e l'implementazione dei radiologi attingendo da varie graduatorie». Per quanto riguarda la sicurezza, invece, l'appello dei sindacalisti riguarda «la presenza di un presidio di polizia e il potenziamento delle guardie giurate». E ancora: «Sono stati derubati quattro sanitari, dei cellulari e portafogli, presumibilmente da parte di una ladra che si era intrufolata nel presidio - raccontano Pavone e Ferruzzi - due infermieri hanno provato a bloccare la donna che li ha minacciati con un cacciavite».
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