Palabarbuto, è caos lavori:
addio ai playoff in casa

Palabarbuto, è caos lavori: addio ai playoff in casa
di Stefano Prestisimone
Sabato 16 Marzo 2019, 07:07 - Ultimo agg. 12:19
3 Minuti di Lettura
A pochi mesi dal via alle Universiadi, lo screening sugli impianti sportivi napoletani non è tranquillizzante. Torna d’attualità l’argomento Palabarbuto, uno dei campi di basket prescelti per la manifestazione internazionale. La struttura di viale Giochi del Mediterraneo è stata chiusa a novembre per un restyling che riguarda rifacimento di parquet e spogliatoi, impermeabilizzazione del tetto, impianto di illuminazione e riapertura della tribuna alta, da tempo chiusa al pubblico, che vuol dire anche adeguamento delle misure di sicurezza. Lavori che sarebbero dovuti partire in estate, limite poi spostato in avanti un paio di volte, passando infine da settembre a novembre. 

STRADA IN SALITA
E oggi ad un’analisi delle parti esterne (quelle interne non possono essere visionate perché l’area è cantierabile) scatta l’allarme. Non per le Universiadi, i cui impianti vanno consegnati per fine maggio, ma per il Napoli Basket. La possibilità che il club, così come preventivato, possa rientrare in tempo per i playoff di B (data d’inizio 28 aprile) pare più che remota. Il ritorno a casa della società azzurra inizialmente era previsto per fine marzo, con possibilità di uno slittamento di un mesetto. Ma a meno di 45 giorni dal via alla post season, sembra davvero impossibile che ciò possa avvenire. Il sindaco de Magistris è stato in visita al cantiere due giorni fa, assieme al capo di gabinetto Attilio Auricchio e al commissario per le Universiadi Gianluca Basile: «Ho visto un ottimo avanzamento dei lavori, con una Scandone davvero bellissima ed un Palabarbuto che sarà molto funzionale», ha detto, senza però accennare ad alcuna data. 

 

I TIMORI
«Quando tra agosto e settembre abbiamo deciso di trasferirci a Casalnuovo, c’era l’intenzione di farci tornare per i playoff. Oggi quindi siamo molto preoccupati perché manca poco tempo e ad occhio la situazione non pare delle migliori», sottolinea Antonio Mirenghi, general manager del Napoli Basket, che ha effettuato un sopralluogo all’impianto. «Da parte dell’assessore comunale Ciro Borriello c’è sempre stata massima collaborazione, e c’è tutt’ora. Ma siamo preoccupati dalla lentezza con la quale i lavori procedono - continua il dirigente azzurro - Del resto basta dare uno sguardo al cortile per farsi un’idea. Ufficialmente all’interno non sappiamo cosa sia stato fatto, ma temiamo che parquet e tetto non siano ancora stati toccati. In questo caso sarà dura quindi avere il campo disponibile per i playoff. E ci dispiace perché vorremmo giocarli a Fuorigrotta con migliaia di persone sugli spalti. Speriamo ancora di poter rientrare in deroga, come avviene per il Napoli al San Paolo, ovvero con lavori in corso che non riguardano strettamente spalti e campo di gara. Intanto con il sindaco di Casalnuovo l’accordo era che saremmo usciti a fine aprile, ora dovremo chiedergli di poter restare». L’assessore allo Sport Ciro Borriello sui presunti ritardi chiarisce: «Per ciò che riguarda la consegna dell’impianto per le Universiadi siamo nei tempi, perché la data è 31 maggio. Per consentire invece alla squadra di basket di poter avere accesso in anticipo, entro una decina di giorni organizzeremo un tavolo alla presenza di Basile, commissario delle Universiadi, dei responsabili della ditta che sta effettuando i lavori, del Comune, della Regione, del Napoli Basket e della Federbasket per provare a fare entrare il club al Palabarbuto almeno per la metà di maggio così da consentire loro di giocare qualche gara dei playoff a Napoli, così come accade per la squadra di calcio al San Paolo, anche se magari con una capienza ridotta. Spero davvero che questo team, che sta facendo un gran bel campionato, possa avere la possibilità di disputare qualche partita importante in un impianto rimesso completamente a nuovo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA