Da anni chiuso, ancora una volta il Parco “Falcone e Borsellino” torna a far parlare di sé.
Questa mattina le associazioni “80126” e “Sii turista della tua città” insieme a tanti cittadini del quartiere, sarebbero dovuti entrare nel parco per ripulirlo e per agevolare i lavori di riqualifica dello stesso che dovrebbero partire a breve.
Attualmente il parco è chiuso al pubblico, interdetto e impraticabile a causa delle disagiate condizioni in cui versa. All’interno, oltre all’erba alta e una fitta vegetazione, sono visibili rifiuti di ogni genere che vanno da materiali ingombranti come un frigorifero, scrivanie e materiale edile, a lattine di birra e altri rifiuti accessori che ne sottolineano un vivace movimento all’interno.
A lato del cancello di ingresso, si palesa un ingresso “forzato” creato con la rimozione di una delle grate.
Le associazioni, in totale buona fede e spirito di comunità, erano fortemente motivate a sostenere la causa e dare il proprio contributo per la pulizia del parco, il piccolo polmone verde del quartiere, luogo che potrebbe essere di svago per grandi e piccoli.
Le forze dell’ordine questa mattina hanno impedito l’accesso dopo segnalazione dell’amministrazione comunale che si è completamente dissociata dall’iniziativa e che trova spiegazione nelle parole del presidente della municipalità Andrea Saggiomo: “Il parco Falcone e Borsellino è interessato dall’ imminente avvio di lavori di ristrutturazione. Le attività annunciate su i social non erano in nessun modo concordate con l’amministrazione comunale o municipale e men che meno coi servizi comunali associati. Nella fattispecie, se qualcuno degli attivisti entrando nel parco si fosse fatto male che cosa sarebbe successo? O ancora, eventuali rifiuti movimentati in che modo sarebbero stati smaltiti? Queste nefaste situazioni avrebbero potuto ritardare ulteriormente l’avvio dei lavori di riqualificazione, ormai imminenti”.
E’ chiaro che i cittadini sono ormai stanchi, ed è vero anche che l’attività di oggi ne ha dato un segnale evidente. Numerose sono le lamentele e il vociferare di strani e loschi movimenti all’interno del parco e seppur a voce alta si chiede il continuo intervento delle istituzioni e delle forze dell’ordine, bisognerebbe che tutto il quartiere si impegnasse per limitare al minimo e scoraggiare tutte le attività illegali. All’interno e all’esterno del parco.
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